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Inchiesta G8: De Santis arriva in manette, è polemica. Il Garante privacy, no a quelle immagini

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Roma, 14 giu 2010 – All´udienza al tribunale del riesame di Firenze per discutere la richiesta di scarcerazione di Fabio De Santis e Angelo Balducci, De Santis arriva stamattina accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria e in manette. Li´ viene accolto da una folla di telecamere e fotografi che hanno subito fatto scattare i flash, tanto che il suo legale si dice frastornato ´´e amareggiato dall´esibizione in manette´´. L´avvocato Alfredo Gaito lancia subito un appello e aggiunge che apprezzera´ ´´se quelle immagini non saranno mandate in onda o pubblicate´´. Risponde subito il Garante per la privacy: ´´I media si astengano dal diffondere riprese e fotografie di persone in manette´´. Il Garante invita ´´tutti i media al piu´ rigoroso rispetto delle norme, e alla salvaguardia della dignita´ personale, anche per evitare all´Autorita´ di dover adottare i conseguenti provvedimenti in caso di mancato adempimento´´. E i tg Rai sembrano per primi allinearsi all´invito tanto da far dire ad Enzo Carra, esponente Udc che ai tempi di Tangentopoli fu al centro del caso che apri´ la discussione sulle ´´manette-spettacolo´´: ´´Salutiamo con favore la correttezza dei telegiornali del servizio pubblico radiotelevisivo che, facendo tesoro della dolorosa e vergognosa esperienza del passato, hanno assunto, seppur con modalita´ diverse, una forte presa di posizione contro le orride sequenze di un cittadino ammanettato prima che un qualunque giudizio sia stato emesso nei suoi confronti´´. Di ´´esempio di corretta informazione che tutti dovrebbero seguire´´, parla Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl della Camera e componente della Vigilanza Rai parlando sempre dei tg. Ma dal Tg2 a parziale smentita arriva la dichiarazione pubblica del direttore Mario Orfeo che invece nell´edizione delle 13 quelle immagini le ha mandate in onda come ´´un atto di denuncia´´. ´´Abbiamo deciso di farlo nell´edizione delle 13.00, la nostra piu´ seguita, perche´ ci sembrava il modo piu´ forte per denunciare un abuso e una mortificazione della dignita´ umana´´, sottolinea Orfeo. ´´E una volta tanto – spiega ancora il direttore – non lo abbiamo raccontato solo come un fatto di cronaca. Il titolo di copertina era: ´Inchiesta grandi appalti e la gogna della manette´´´. ´´Non si capisce il motivo di esporre un imputato all´umiliazione, senza alcun motivo, di passare dal cellulare della polizia all´ingresso del Tribunale del riesame di Firenze con le manette ai polsi, sapendo che li´ c´erano telecamere tv, fotografi delle agenzie, giornalisti e persone comuni´´, spiega ancora Orfeo e incalza: ´´abbiamo fatto vedere le immagini denunciando questa gogna. Ci hanno fatto ricordare le immagini di Mani Pulite´´. Respinge al mittente ogni polemica Donato Capece, segretario generale del sindacato penitenziario Sappe: ´´E´ regolare e legittimo – dice – che i detenuti, ancorche´ imputati, siano condotti con le manette durante le traduzioni´´. ´´Ci stupiscono – conclude – le immancabili polemiche che accompagnano il vedere detenuti ´presunti eccellenti´ in manette e l´impatto mediatico di cui godono spesso queste polemiche´´. (ansa)

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