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Intercettazioni: il commento dei quotidiani sulla frenata di Fini. Libero, sceglie la tattica del carciofo. L´Unità, Berlusconi lo ricatta

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Roma, 15 giu 2010 – Pdl in fibrillazione sui tempi del ddl intercettazioni alla Camera, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini di nuovo ai ferri corti. Al centro dei commenti sulle pagine dei giornali politici la ´frenata´ del presidente della Camera, che nei lavori parlamentari da´ precedenza all´esame della manovra in Aula, mentre il ddl sugli ascolti slitterebbe a luglio. Fini ´sceglie la tattica del carciofo´, scrive ´Libero´, sottolineando che ieri il presidente dell´assemblea di Montecitorio ha colto l´occasione di ´´un convegno a Benevento, antico feudo di Mastella´´, per annunciare che ´non c´e´ fretta´ per la discussione. ´´Nel frattempo -aggiunge- il testo passera´ in commissione, dove la fida Bongiorno ha in serbo una serie di miglioramenti´´, perche´ ´´nell´attesa del definitivo abbandono -rimarca il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro- conviene applicare la strategia del carciofo: foglia dopo foglia, si svuota di contenuto ogni articolo, ogni virgola, ogni comma, finche´ non resta niente, o quasi´´. ´Bavaglio, Fini rallenta, Berlusconi lo ricatta´, e´ invece il commento de ´l´Unita´´ che nota: ´´I due si allenano per tornare sul ring´´, perche´ il cofondatore del Pdl ´´punta a modificare il testo uscito dal Senato in commissione gia´ da lunedi´ prossimo´´. Sul piano politico, ´´la strategia sembra quella di avere voce in capitolo nel Pdl senza essere guardati a vista per eventuali trabocchetti in Aula´´. Per ´Europa´ e´ ´´allo zenith lo scontro fra il premier e il presidente della Camera che si mette di traverso e prospetta per il Pdl un luglio molto caldo´´. Quel ´´non c´e´ fretta´, pronunciato da Fini ´´potrebbe diventare -rimarca il quotidiano vicino al Pd- il ´de profundis´, almeno fino all´autunno, del ddl intercettazioni´´. Uno ´´scenario che Berlusconi, Alfano & company temono come la peste: un protrarsi dei tempi´´. Punta invece sulla prorita´ da dare alla manovra il ´Secolo d´Italia´, che spiega: ´´Va affrontata subito. Poi si potra´ passare al ´nodo´ delle intercettazioni, magari a luglio. Fini taglia a fette le polemiche degli ultimi giorni e rimette al centro dei lavori parlamentari il confronto politico sui contenuti, l´unico -sottolinea il quotidiano diretto da Flavia Perina- in grado di superare la logica forsennata tra guelfi e ghibellini´´. ´Fini va a Saigon. Le intercettazioni possono attendere´, titola ´il Riformista´, che avverte: ´´Le carte non sono ancora arrivate alla Camera. Ma Fini ha gia´ preparato il suo Vietnam sulle intercettazioni´´, perche´ la ´´guerriglia finiana non si gioca solo sui cavilli del regolamento. Cosi´ com´e´, il testo non lo convince affatto´´. Il quotidiano diretto da Antonio Polito sottolinea che ´´proprio per evitare uno scenario di scontro istituzionale nell´inner circle gia´ si valutano alcune ipotesi di scuola: ´Se la legge resta cosi´ com´e´ e Berlusconi mette la fiducia votiamo la fiducia al governo ma ci asteniamo sul provvedimento´. Scenari estremi. Forse congetture. Ma qualcuno -conclude- ha messo in conto che il gioco nelle prossime settimane si fara´ assai duro´´. (adnkronos)

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