L´Associazione Stampa Romana, l´Associazione Stampa Lombarda, l´Associazione Stampa dell´Emilia Romagna e l´Associazione Stampa Toscana esprimono la propria solidarietà all´assemblea e al Cdr de L´Unità, fatti oggetto di un duro attacco da parte dell´editore sulle colonne del quotidiano. Con un´asprezza che rischia purtroppo di pregiudicare le corrette relazioni sindacali, l´editore ha risposto pubblicamente a un legittimo documento dell´assemblea biasimando l´organismo sindacale, nel tentativo di additarlo come responsabile di ipotetiche scorrettezze.
Che un testo consegnato dall´azienda e dalla direzione al Cdr in un incontro ufficiale, col quale si prospetta una vera e propria rivoluzione negli assetti organizzativi e produttivi della testata, venga sottoposto a una discussione assembleare e che da quella scaturisca un documento, ancorché critico, è comune prassi nei sindacati di tutto il mondo. Che l´editore si appelli alla riservatezza, quando nessun altro che i redattori è stato messo a conoscenza dei contenuti di quel piano, fa pensare a fantasiose e strumentali interpretazioni della privacy oggi tanto di moda. Che l´assemblea dei redattori, da oltre un anno alle prese con uno stato di crisi che taglia pesantemente le retribuzioni e provoca appesantimenti anche nella quotidianità professionale, si dica preoccupata del futuro è cosa che non dovrebbe far scandalo, ma se mai provocare moti di solidarietà. Tanto più che il comunicato auspicava l´apertura di un confronto il più ampio e articolato possibile.
Inaccettabile, infine, che l´editore cerchi di dividere la redazione, per altro unita visto che il comunicato sindacale è uscito da un´assemblea e a nome di quella parlava. Non è facendo appello a sfide future, che nessuno ha mai rifiutato di affrontare, ma attenendosi alle regole delle leggi e del contratto che si affronta un pur aspro confronto. La delegittimazione del sindacato è una vecchia prassi che non dovrebbe trovare sponde in un´azienda e una direzione che si battono quotidianamente per i diritti dei lavoratori.
Il Consiglio Nazionale della Fnsi accoglie e fa proprio questo documento e sostiene ogni azione di chiarezza per il rispetto e il ripristino del corretto corso delle relazioni sindacali