Roma, 19 giu – L´abitazione di Silvia Resta, giornalista de LA7, e´ stata rovistata da cima a fondo da ignoti che si sono introdotti nell´appartamento mentre non c´era nessuno. Ieri sera la giornalista ha trovato la porta di ingresso scardinata, ha chiamato la polizia e ha presentato una denuncia formale. Gli agenti della Digos hanno constatato che non mancano oggetti di valore. Quelli rinvenuti non sono stati portati via. Gli strani ladri hanno svuotato armadi, cassetti, librerie e hanno esposto in massima evidenza un libro sul disastro aereo di Ustica e la locandina della presentazione di un recente libro-inchiesta della stessa Silvia Resta sulla strage mafiosa di via dei Georgofili (´´La bomba di Firenze – Fantacronaca delle stragi del ´93´´). Nei giorni precedenti la giornalista aveva denunciato una analoga intrusione nella sua automobile: qualcuno ha rotto un vetro, e´ entrato, ha rovistato, ma non ha portato via gli oggetti di valore trovati. Silvia Resta e´ inviato speciale del Telegiornale de La7. Segue da anni i fatti di mafia, criminalita´ e terrorismo. Lo scorso novembre ha fatto molto discutere la decisione de La7 di non diffondere una sua inchiesta sulla presunta ´´trattativa´´ del 1993-´94 fra apparati dello stato e Cosa Nostra. Di recente la giornalista ha collaborato all´ ´´Osservatorio TG´´ di Articolo 21, ospitato negli stessi locali in cui lo scorso aprile furono effettuate due misteriose incursioni. Furono rubati i computer che contenevano le chiavi di accesso necessarie per gestire il sito dell´associazione. Nei giorni successivi il sito fu oscurato piu´ volte . Furono cancellati selettivamente alcuni articoli sulla trattativa fra mafia e Stato. In particolare un articolo di Roberto Morrione fu sostituito con l´immagine di un teschio. (ansa)___________________________________________________FNSI E ASR, CI APPELLIAMO A MARONI ´´L´inquietante visita di ignoti a casa della collega de La7 Silvia Resta e´ un avviso preoccupante e da non sottovalutare´´. Lo affermano in una nota la Federazione della stampa italiana e l´Associazione Stampa Romana, a proposito degli episodi di intimidazione che hanno colpito la giornalista di La7, Silvia Resta. ´´Molti segnali -proseguono Fnsi e Asr- come il libro sulla strage di Ustica e la locandina del libro-inchiesta della stessa Silvia Resta sulla strage mafiosa di via dei Georgofili, fatti trovare in bella evidenza senza aver rubato alcunche´, fanno pensare a un avvertimento in puro stile mafioso. Non a caso la giornalista e´ nota per le sue inchieste sulla malavita, in una delle quali si occupava anche della trattativa Stato-Mafia e del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza´´. ´´Non e´ che l´ultimo in ordine di tempo -continuano Fnsei e Asr- di una serie di episodi preoccupanti che hanno come bersaglio proprio i colleghi piu´ esposti sul fronte dell´informazione a tutela della legalita´ repubblicana. Ci appelliamo al ministro dell´interno, Roberto Maroni, e al Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, perche´ mettano in atto tutte le misure preventive e di indagine a tutela dell´incolumita´ della collega e dei molti giornalisti che in questi mesi vivono sotto la minaccia delle organizzazioni criminali´´. ´´La libera informazione -conclude la nota di Fnsi e Asr- da´ fastidio a chi vorrebbe proseguire nell´ombra i suoi loschi traffici. Occorre una mobilitazione di tutta la categoria per salvaguardare un dovere dei giornalisti e il diritto dei cittadini a essere liberamente e correttamente informati´´. (ansa)