Roma, 23 giu – E´ subito scontro sul calendario di lavoro del ddl intercettazioni all´esame della commissione Giustizia della Camera. Le opposizioni, che non fanno mistero di voler ricorrere alle armi dell´ostruzionismo , hanno chiesto una fitta serie di audizioni (giornalisti,editori, avvocati, magistrati,costituzionalisti studiosi e professori universitari), sostenendo che il testo del disegno di legge e´ profondamente diverso da quello approvato nel 2009 e dunque va discusso con cura. Ma se si dovessero ascoltare tutti gli esperti indicati dalle opposizioni l´esame del disegno di legge finirebbe per scivolare a settembre; e per questo Pdl e Lega rispondono con un secco no alle richieste del Pd e dell´Idv, giudicandole un ´´pretesto per perdere tempo´´ come dice il deputato del centrodestra Alessandro Pagano. La questione del calendario e delle relative audizioni, sara´ risolta domani dalla Presidente della commissione, la finiana Giulia Buongiorno. Per i finiani un rinvio a settembre non sarebbe la fine del mondo: se il ddl dovesse slittare, osserva Silvano Moffa, ´´la questione non dovrebbe essere ingigantita o essere motivo di fibrillazioni´´ L´opposizione, comunque , e´ pronta a dare battaglia con tutti i mezzi consentiti. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani conferma la scelta di utilizzare ogni tecnica ostruzionistica pur di fermare la ´´legge bavaglio´´. L´Idv e´ pronto ´´alle barricate´´ mentre Pier Ferdinando Casini chiede ´´profondi cambiamenti´´ e non semplici ritocchi al testo della legge che da domani dovrebbe veder fissato l´agenda per l´esame. Intanto la discussione verte sulla ´´lenzuolata´´ di audizioni richieste. Il Pd respinge l´accusa di voler perdere tempo e chiede alla presidnte della commissione di farsi ´´garante´´ del rispetto delle regole. ´´Sarebbe grave – dice la capogruppo del Pd in commissione, Donatella Ferranti – se il dibattito di un provvedimento cosi´ importante, che incide sui diritti fondamentali degli italiani, fosse condizionato dagli umori e dai rapporti personali dei rappresentanti della maggioranza´´. Secondo il Pd ci sarebbe un cambio di atteggiamento della Lega – frutto dello scontro in atto tra Fini e Bossi – visto che fino a pochi giorni fa il Carroccio aveva parlato delle audizioni come di un´opportunita´ per l´approfondimento del provvedimento e oggi, osserva la Ferranti, ´´dice esattamente l´opposto´´. ´´Motivi per svolgere le audizioni ce ne sono, e molti´´, sostiene l´Udc Roberto Rao : il testo arrivato alla Camera e´ tale, argomenta, da dover risentire anche soggetti che sono stati gia´ ascoltati. Anche per l´Idv le audizioni sono ´´ fondamentali ed improcrastinabili´´.L´elenco di coloro che potrebbero quindi ´´sfilare´´ in commissione per dir la loro su questo testo potrebbe , domani, rivelarsi molto ampio. (ansa)