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Stampa & potere: Obama caccia McChrystal dopo intervista su "Rolling Stone". Condotta indegna, al suo posto Petraeus

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New York, 23 giu – Rotola la testa di un generale: in una drammatica catena di eventi, il presidente Barack Obama ha rimosso il comandante della guerra in Afghanistan Stanley McChrystal che aveva sbeffeggiato i civili della sua amministrazione. Il presidente ha affidato il comando delle forze Usa e Nato a uno stratega collaudato, il generale David Petraeus, popolare architetto della strategia dei rinforzi del 2007 in Iraq che ha debellato la contro-offensiva. Il dramma si e´ consumato a un anno dalla data auspicata da Obama per l´inizio del ´ritorno a casa´ delle truppe. McChrystal, segaligno e asceta, e´ scivolato su un beffardo articolo della rivista anti-militarista Rolling Stone: un lungo profilo del giornalista freelance Michael Hastings infarcito di parolacce e commenti da caserma sul presidente e sul suo staff. ´´La condotta del generale non e´ stata all´altezza degli standard che si richiedono a un comandante´´, ha detto Obama nel Giardino delle Rose affiancato dal vice Joe Biden, una delle vittime delle burle del Team McChrystal. Per i libri di storia Obama ha ´´accettato le dimissioni del generale´´. Nella realta´ McChrystal e´ stato messo alla porta in un tesissimo faccia a faccia di una ventina di minuti nell´Oval Office al termine del quale il generale, scuro in volto, aveva lasciato in auto la Casa Bianca senza fare dichiarazioni. McChrystal era poi stato il convitato di pietra del Consiglio di Guerra nella Situation Room: l´ultima stazione di una via crucis che gli e´ stata risparmiata, dal momento che nella stessa stanza ci sarebbero stati Biden (ribattezzato Bite Me, ciucciamelo, dai collaboratori del generale), il Consigliere per la Sicurezza Nazionale James Jones (´´un clown´´), l´ambasciatore a Kabul Eikenberry (´´traditore´´) e l´inviato speciale per l´Afghanistan e il Pakistan Richard Holbrooke (´´un pericoloso animale ferito´´). Obama ha detto che non ha licenziato McChrystal perche´ personalmente offeso dai commenti pubblicati su Rolling Stone: la decisione e´ stata presa perche´ le parole del generale e del suo staff, inadatte alla bocca e al ruolo di un comandante, minacciavano di mettere in crisi ´´il controllo civile sulle forze armate che e´ al cuore del nostro sistema´´. Secondo Obama ´´la guerra e´ piu´ importante di qualsiasi uomo o donna, che sia un soldato semplice, un generale o un presidente. E´ difficile perdere il generale McChrystal ma questa e´ la giusta decisione per la sicurezza nazionale´´. McChrystal ha perso il posto per aver parlato a ruota libera: ´´Il dibattito nella mia squadra e´ benvenuto, ma non tollero le divisioni´´, ha detto Obama nel Giardino delle Rose della Casa Bianca, al suo fianco Biden, Petraeus e il capo degli Stati Maggiori Mike Mullen. ´´Cambio un uomo ma non la strategia´, ha detto il presidente e al quartier generale della Nato il segretario generale Anders Fogh Rassmussen ha confermato: la strategia ´´non cambia´´. In attesa che si Petraeus si insedi, il comando delle forza Nato in Afghanistan verra´ assunto dal generale britannico Nick Parker, un nome evidentemente concordato da Obama in un colloquio telefonico avuto con il premier britannico David Cameron. A Kabul il presidente Hamid Karzai, che in teleconferenza con Obama, aveva implorato di mantenere l´amico McChrystal al suo posto, ha fatto sapere che ´rispetta´ la decisione del presidente americano, ´´pronto a lavorare´´ con il ´collaudato´ generale Petraeus che ´´conosce bene quella regione´´. A McChrystal, che ieri si era scusato pubblicamente e privatamente con le vittime della gaffe, non e´ rimasto che chiudere una stellare carriera militare con un breve comunicato: ´´Questa mattina il presidente ha accettato le mie dimissioni da comandante delle forze statunitensi e della Nato in Afghanistan. Sostengo fortemente la strategia e sono profondamente impegnato a fianco delle forze della coalizione, alle nazioni nostri partner e alla gente afghana e mi dimetto in nome di questo impegno. E´ stato un privilegio ed un onore per me guidare i migliori della nostra nazione´´. (ansa)

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