Roma, 28 giu – Se i giornali organizzano manifestazioni di protesta contro la ´´legge bavaglio´´ minacciando lo sciopero, il presidente del Consiglio non sta fermo a guardare. Arrivato in Brasile lancia subito una controffensiva: a scioperare, propone, siano gli italiani ´´per insegnare ai giornali a non prendere in giro i loro lettori´´. Lui ce l´ha in particolare con quanto e´ stato scritto in questi giorni sul G20, ma il riferimento alle intercettazioni e alle polemiche che ne sono nate e´ evidente. In realta´, ribatte il leader dell´Idv Antonio Di Pietro, a ´´disinformare´´ sono i giornali di proprieta´ del premier che ´´vogliono descrivere il paese del Bengodi, quando la realta´ e´ un´ altra´´. In un clima di scontro totale, insomma, con i giornali e le opposizioni che si preparano a scendere in piazza il 1 luglio, prendono il via domani le audizioni in commissione Giustizia della Camera sul ddl intercettazioni. Si comincera´ con il docente di Procedura Penale Glauco Giostra per continuare poi con i rappresentanti della Fieg e della Fnsi. Questi ultimi hanno gia´ pronta una proposta alternativa da proporre ai deputati. Si tratta, spiega il segretario della Fnsi Franco Siddi, di prevedere ´´un´udienza filtro attraverso la quale eliminare, dagli atti che si depositano, quelle parti che possono incidere sulla vita delle persone´´ ma che nulla hanno a che fare con le indagini. In piu´, si propone l´istituzione di ´un giuri´ per la lealta´ dell´informazione´. Dopodomani, invece, sara´ la volta del Procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso che gia´ oggi lancia un ennesimo allarme: con il ddl Intercettazioni cosi´ com´e´, avverte, saranno a rischio le indagini sulle ´nuove mafie´ cioe´ sulle organizzazioni criminali transnazionali che non sono propriamente mafiose, ma compiono reati altrettanto efferati. La commissione presieduta da Giulia Bongiorno ascoltera´ quindi il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone e i vertici dell´Anm. Poi si attenderanno le decisioni che mercoledi´ prossimo dovrebbe prendere la Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. Se il testo verra´ calendarizzato per l´Aula entro luglio vorra´ dire che il ddl potra´ essere esaminato nella prima settimana di agosto. Il che significherebbe pero´ un ritorno a Palazzo Madama nella seconda settimana con il rischio di trovare i senatori gia´ in ferie. Altrimenti, l´alternativa e´ che tutto slitti a settembre. Il presidente della Camera Gianfranco Fini non nasconde di propendere per questa soluzione quando nella sua intervista su ´´Il Foglio´´ dichiara che prima di tutto, comunque, si dovra´ concludere l´esame della Manovra. Intanto l´amministratore delegato di Sky, Tom Mockridge, annuncia battaglia contro una legge ´´sbagliata´´ che e´ un attacco ´´alla liberta´ di stampa´´. E se il direttore di Sky Tg24 Emilio Carelli dovra´ andare in carcere per violazione della norma ´bavaglio´, sara´ pronto ad andarci anche lui. Anche i parlamentari dell´Idv sono pronti all´identico gesto: ci faremo arrestare tutti, insieme ai giornalisti, avverte il portavoce dei dipietristi Leoluca Orlando. E mentre il finiano Carmelo Briguglio parla del Pdl come di un partito inesistente e contesta che la logica della maggioranza si applichi solo al ddl Intercettazioni e non ad esempio alla nomina a ministro di Brancher (´´appresa dai giornali´´), il segretario del Pd Pierluigi Bersani conferma la presenza del Pd in piazza il 1 luglio. Manifestazione che sara´ trasmessa in diretta sul blog di Di Pietro. (ansa)