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Rai: nuova vittoria di Ruffini, verso il rinvio delle nomine in Cda. Fnsi, stop a epurazioni. Anche Masotti presenta ricorso

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Roma, 20 lug – La sentenza del tribunale del lavoro di Roma che rigetta il ricorso della Rai e mantiene Paolo Ruffini saldamente legato al suo posto di direttore di Raitre mette fortemente in discussione il pacchetto di nomine dirigenziali (in primis la sostituzione di Corradino Mineo alla direzione di Rainews 24) la cui votazione era prevista per domani in CdA. E questo anche alla luce della lettera inviata oggi dai due consiglieri di minoranza Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten al presidente Paolo Garimberti per invocare ´´una riflessione generale del Consiglio sui criteri e sulle procedure prima di procedere a nuove nomine´´. Ma, secondo quanto si apprende da fonti ben informate di maggioranza e opposizione, l´orientamento sarebbe quello di rinviare il punto nomine. Parallelamente anche il Consiglio convocato per giovedi´ sui palinsesti (con in primo piano i nodi Santoro e Dandini) potrebbe risolversi in un nulla di fatto. Una nuova complicata giornata per il settimo piano di Viale Mazzini, iniziata di buon mattino con la notizia della bocciatura da parte del tribunale del lavoro di Roma del reclamo della Rai contro il reintegro di Ruffini alla direzione di Raitre. Passano pochi minuti e Giovanni Masotti annuncia che i suoi legali hanno presentano un ricorso d´urgenza contro la sua rimozione dalla sede Rai di Londra per chiedere l´immediato reintegro come capo della sede di corrispondenza: ´´Sono stato cacciato brutalmente completamente a mia insaputa´´, dice, riservandosi sulla possibilita´ di chiedere il risarcimento danni. La posizione di Ruffini si rafforza ancor piu´ dopo la prima sentenza favorevole del giudice unico che lo aveva reintegrato al vertice della rete da cui era stato sollevato nel novembre del 2009 dal Cda che lo aveva destinato ad altro incarico. Al suo posto era stato nominato Antonio Di Bella che pero´, gia´ in virtu´ della prima sentenza, aveva lasciato l´incarico di direttore di Raitre rimanendo a disposizione del direttore generale nell´attesa di una nuova collocazione. ´´´Una decisione che non mi sorprende, mi rende felice ma soprattutto dimostra che avevo ragione´´, si limita a commentare Ruffini. ´´In attesa di saperne di piu´ posso semplicemente ribadire che le sentenze vanno rispettate´´, rileva invece Garimberti. Interviene anche la Fnsi: ´´Restituito l´onore e il diritto a esercitare la propria funzione a Ruffini, ora occorre riparare, prima che il danno sia irrecuperabile, i tanti altri guai similari compiuti in questa stagione: lo spostamento, poi annullato per effetto della prima sentenza del giudice, di un altro grande professionista come Antonio Di Bella a Raitre, oggi ancora senza incarico equipollente, e le epurazioni da funzioni e ruoli di professionisti altrettanto seri come Tiziana Ferrario, Paolo Di Giannantonio, Massimo De Strobel, Piero Damosso dal Tg1´´. E il capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, fa presente che ´´buon senso vorrebbe che i vertici dell´azienda abbandonino i bellicosi propositi di rimozione di altri dirigenti che potrebbero ulteriormente danneggiare la più grande azienda culturale del Paese, e le tasche dei contribuenti, a cominciare dall´ossessione di disarcionare Corradino Mineo dalla direzione di Rainews´´. Altra questione tutta da risolvere, il via libera ai piani di produzione e trasmissione, all´ordine del giorno della seduta del Cda di giovedi´. Due le questioni di rilievo ancora aperte: Annozero e Parla con me. Del resto Michele Santoro la scorsa settimana non aveva lasciato spazio a qualsiasi nuova ipotesi di trattativa. (ansa)

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