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Libertà di espressione: Iran, un anno di reclusione a giornalista per manifestazioni di protesta contro Governo

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Teheran, 25 lug – I giudici d´appello hanno confermato in Iran sentenze fino a nove anni e mezzo di carcere emesse dalle Corti rivoluzionarie contro attivisti dell´opposizione in seguito alle manifestazioni di protesta dello scorso anno contro la contestata rielezione alla presidenza di Mahmud Ahmadinejad. Lo scrivono oggi i siti dell´opposizione. Peyman Aref, giornalista e attivista studentesco, è stato condannato a un anno di reclusione e 74 frustate. La pena corporale e´ stata confermata per ´´insulti al presidente´´. Nove anni e sei mesi di reclusione sono stati invece inflitti a Bahareh Hedayat, una dirigente dell´organizzazione studentesca riformista Tahkim Vahdat. Cinque anni di reclusione le sono stati inflitti per avere organizzato raduni di protesta considerati ´´complotti contro il sistema´´ di governo, due anni per ´´insulti alla Guida suprema´´, ayatollah Ali Khamenei, e sei mesi per ´´insulti al presidente e propaganda contro il sistema´´. Per altri due anni di reclusione, per una manifestazione di quattro anni fa, la Hedayat ha ottenuto la sospensione condizionale della pena. Sette anni e mezzo di reclusione sono stati confermati per un altro dirigente del Tahkim Vahdat, Milad Asadi. Amir Khosrow Dalirsani, un attivista politico di tendenza islamico-liberale, e´ stato condannato a quattro anni di reclusione. Un altro noto riformista, l´ex deputato Mohsen Armin, che era stato arrestato il 16 maggio scorso, e´ stato rilasciato su cauzione, secondo quanto scrive oggi il giornale Arman. (ansa)

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