Parigi, 27 lug – C´e´ maretta nei corridoi del quotidiano Le Figaro, il grande giornale della destra conservatrice francese, considerato vicino al governo, per il modo in cui la direzione ha voluto trattare lo scandalo legato a Liliane Bettencourt, la miliardaria erede dell´Oreal, che chiama in causa anche gli alti vertici dello Stato, incluso il presidente Nicolas Sarkozy e il ministro Eric Woerth. La Societa´ dei giornalisti del quotidiano (Sdj) critica la direzione per aver ´´troncato´´, nell´edizione online dell´8 luglio e in quella cartacea del 9, alcuni stralci dei verbali di Claire Thibout, la ex contabile della Bettencourt, pubblicati invece da numerosi media, che alla polizia ha parlato di una tangente da 150.000 euro che pagato dai Bettencourt a Woerth, allora tesoriere dell´Ump, per finanziare le presidenziali di Sarkozy. Un atteggiamento che ´´ha contribuito in modo evidente alla strategia di comunicazione elaborata dall´Eliseo´´, denuncia la Sdj in un comunicato. Inoltre, nell´edizione del 9 luglio, il direttore Etienne Mougeotte critica Mediapart, il sito internet che con i suoi scoop ha contribuito a sollevare il caso. ´´Mediapart, che nell´affaire Bettencourt conduce le danze con l´obiettivo di demolire Nicolas Sarkozy, ha violato due regole dell´arte: pubblicare accuse senza verificarle, orientare la testimonianza della ex contabile per farle dire cose diverse da cio´ che voleva dire´´, scrive Mougeotte nell´editoriale. Parole riprese dalla Sdj: ´´A nome di questo stesso stile giornalistico – scrive la ´Societa´ dei giornalisti´ – i responsabili della Sdj, su richiesta di numerosi colleghi´´ ricordano alcune regole di base, tra cui quella di pubblicare le informazioni ´´nella loro interezza (…) L´Abc di ogni giornalista – si conclude nella nota – e´ quella di considerare i verbali nella loro interezza. Altrimenti il giornalista rischia di orientare il dibattito e di far dire al testimone cose diverse da cio´ che vorrebbe´´. (ansa)