Roma, 27 lug – Questa volta Mauro Masi sembra intenzionato ad andare a fondo. Nonostante le proteste dei consiglieri di opposizione, le minacce di sfiducia da parte dei sindacati e il probabile fuoco incrociato che dovra´ affrontare domani mattina in Vigilanza, il direttore generale della Rai vuole sfruttare l´ultimo cda prima della pausa estiva per far passare il pacchetto di nomine che slitta ormai da diverse settimane. I nomi sono stati ufficializzati e, come ampiamente annunciato, la tornata prevedrebbe i contestati spostamenti di Massimo Liofredi e soprattutto di Corradino Mineo. Una linea di fermezza, quella di Masi, confermata anche dalla secca reazione alle proteste della Federazione Nazionale della Stampa, che, con il presidente Roberto Natale, ha chiesto le dimissioni del dg ricordando che, come emerso dalle intercettazioni di Trani, ´´Masi collaborava a colpire l´autonomia della Rai´´. Il sindacato ha bollato come una vergogna l´avvicendamento sulla poltrona di Rainews, sostenendo la minaccia dell´Usigrai di procedere al voto di fiducia sul manager in caso di mancato ripensamento. Parole che hanno spinto Masi ad annunciare querela. Il dg dovrebbe proporre la nomina di Susanna Petruni per la direzione di Raidue al posto di Massimo Liofredi, dirottato ai Diritti sportivi; Franco Ferraro, proveniente da Sky Tg24, a Rainews 24, in sostituzione di Corradino Mineo, spostato al Gr Parlamento; Giovanni Scipione Rossi a Rai Parlamento; Giuseppe Pasciucco a Finanza e pianificazione; Roberto Rosseti al Coordinamento corrispondenti sedi estere; Silvia Calandrelli a Rai Educational. ´´Le proposte del direttore generale sono inaccettabili – avvertono i consiglieri d´opposizione Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten -, se non ci saranno ripensamenti si andra´ a uno scontro frontale e durissimo´´. A far insorgere l´opposizione soprattutto l´arrivo a Rainews di Ferraro, ritenuto vicino alla Lega Nord. ´´Nonostante le difficolta´ dei conti, la crisi editoriale e le cause perse, Masi pensa di chiudere la stagione con un grappolo di nomine che danneggia la Rai sul piano economico e del pluralismo´´, afferma il responsabile comunicazioni del Pd, Paolo Gentiloni. Una linea condivisa dal capogruppo dell´Italia dei Valori in Vigilanza, Pancho Pardi. ´´Un vecchio ritornello che, purtroppo per Gentiloni e compagni, viene sempre smentito dai fatti perche´ la Rai del centrodestra e´ una Rai che vince´´, replica il capogruppo del Pdl in commissione di Vigilanza, Alessio Butti. ´´Sul pluralismo e´ meglio che la sinistra stia zitta´´, gli fa eco il capogruppo del Pdl in Senato, Maurizio Gasparri. Opposizione e sindacati si appellano anche alla Commissione di Vigilanza che domani mattina ascoltera´ i vertici di Viale Mazzini. Un´audizione prevista oggi e poi slittata e non a caso riprogrammata prima del consiglio di amministrazione. Il presidente Sergio Zavoli avrebbe infatti tenuto il punto sulla necessita´ di verificare le reali intenzioni del dg prima della pausa estiva ed e´ probabile che lo scontro, prima che in cda, si accenda nell´aula di San Macuto. (ansa)