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Intercettazioni: Berlusconi arretra e a sorpresa annuncia "sono tentato di ritirare quella legge

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Roma, 28 lug – Sulle intercettazioni, non senza recriminare, Silvio Berlusconi arretra. ´´La legge sulle intercettazioni e´ stata massacrata e io sono tentato addirittura di ritirarla´´, dice a sorpresa dopo una battaglia durata mesi davanti agli ambasciatori italiani riuniti alla Farnesina. ´´Questa legge migliorera´ qualche cosa – molla la presa il premier – ma non rida´ al cittadino l´inviolabilita´ delle comunicazioni. Non e´ vivere in un paese civile pensare che non possiamo parlare al telefono di certe cose…´´. Del resto, per il Cavaliere, questo non e´ che l´ennesimo esempio degli scarsi poteri che un premier ha in Italia: ´´lavori per delle notti, mandi fuori un bel cavallo e ti ritrovi un ippopotamo´´. Eppure, nonostante i lacci e lacciuoli dei quali non riesce a liberarsi, Berlusconi promette che ´´nei prossimi anni lavoreremo alla riforma della Costituzione (anche se ogni volta che diciamo di volerlo fare le sinistre dicono che vogliamo distruggerla), libereremo l´Italia dall´oppressione giudiziaria, legislativa, burocratica e fiscale´´. Poi il premier prova a rassicurare la diplomazia di fronte a lui riunita sul fatto che ´il governo e´ solido´´. ´´Io sono assolutamente sereno – spiega loro la faida nel Pdl – e se ci saranno divaricazioni all´interno della maggioranza, i numeri sono abbondanti e non c´e´ alcuna possibilita´ di cambiamenti di governo o di maggioranza´´. Con se´ Berlusconi porta l´orgoglio di aver portato alla quasi approvazione ´´una manovra di sacrifici, imposta dall´Europa ma necessaria, che se non fosse passata avrebbe portato alla caduta del governo e l´Italia avrebbe fatto la fine della Grecia´´. Il premier e´ fiero di aver messo in sicurezza i conti del Paese ´´resistendo con senso di responsabilita´ ad un anno di attacchi e critiche´´. ´´E´ molto difficile – si confida – mantenere una carica di positivita´ quando da sedici anni si viene perseguitati dai giudici per cose che io ho giurato sui miei figli non solo di non aver commesso, ma di non aver neppure pensato. Resistere, per senso di responsabilita´ verso i cittadini che hanno fiducia in questo presidente del consiglio, e´ una cosa desueta, anomala, persino eroica´´. Il Cavaliere conferma le voci che parlano di un suo discorso a giorni in Parlamento, per contestare l´uso politico della giustizia e l´abitudine, da parte di certa magistratura, di servirsi della loro carica per condizionare il Palazzo. ´´Faro´ in Aula un intervento per anticipare una grande riforma della giustizia penale´´, svela. Infine, non senza aver attaccato la stampa italiana – ´´che non e´ peggiore di quella straniera ma che dipinge una situazione politica che non corrisponde alla realta´´´ – il premier invita gli amabasciatori italiani a sostenere don Luigi Verze´ ´´uomo straordinario che sta lavorando per allungare la durata della vita a 120 anni´´. ´´Potremmo dare vita ad una Fondazione internazionale attraverso la rete consolare delle ambasciate – propone – ed io sarei il primo a beneficiare delle nuove scoperte´´. ´´Certo – allude alle polemiche del giorno – questo non portera´ molta gioia ai miei concorrenti ed avversari…´´. (ansa)

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