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Intercettazioni: Gb, dossier aggrava la posizione di Murdoch. Altre testate del magnate dei media usavano informazioni illegali

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Londra, 12 set – Si e´ arricchito di uno scottante dossier lo scandalo intercettazioni che getta ombre su Andy Coulson, ex direttore del tabloid News of the World ora capo ufficio stampa del premier David Cameron, e sulle testate che fanno capo al magnate dei media Rupert Murdoch. Alla tempesta scatenata dal sospetto che – oltre a Vip e reali – anche politici di primo e primissimo piano siano stati oggetto d´intercettazioni illegali ordinate del giornale domenicale News of the World, s´aggiunge infatti un ulteriore fronte d´aria calda – potenzialmente bollente. Ovvero un dossier dell´autorita´ garante per la privacy britannica – tenuto sino ad oggi segreto – da cui emerge che anche Sun, Times e Sunday Times, ovvero le altre testate di proprieta´ di Murdoch, hanno probabilmente fatto uso d´informazioni ottenute in modo illegale. Musica per le orecchie delle commissioni parlamentari chiamate a indagare sui presunti illeciti. A gettare benzina sul fuoco e´ l´Independent on Sunday (IoS), l´edizione domenicale del quotidiano liberal londinese acquistato di recente dal miliardario russo Alexander Lebedev. Che e´ riuscito a ottenere una copia del dossier scoprendo che, tra coloro i quali commissionavano la raccolta d´informazioni proibite all´investigatore privato Steve Whittamore, i cui uffici furono perquisiti nel 2003, figurava anche Rebekah Wade, ovvero l´ex direttrice del News of the World – sostituita proprio quell´anno dal suo vice Andy Coulson – oggi amministratore delegato di News International. Nel dossier, rivela l´Independent, sono presenti 1.027 ´transazioni´ tra Whittamore e un cliente registrato come ´´Times Sun News of the World´´. ´´Circa il 25% delle informazioni raccolte – scrive l´IoS – e´ da considerarsi di natura illegale´´. Tra i nomi degli obiettivi figurano Peter Mandelson, l´ex sottosegretario laburista David Lammy, l´ex pugile Chris Eubank e un individuo indicato con il solo nome di ´Rooney´ – forse Wayne Rooney, l´asso del Manchester United. Whittamore era in grado di risalire all´intestatario di un telefono portatile, stabilire l´identita´ del proprietario di un´automobile partendo dal numero di targa, rintracciare bollette telefoniche, eseguire controlli sulla fedina penale. Tutte operazioni illegali in Gran Bretagna. Nel dossier – soprannominato dall´Independent ´libro blu´ – oltre al nome degli ´intercettati´ e´ presente anche il nome dei giornalisti che richiedevano i servigi di Whittamore – 305 in totale. Non tutti chiedevano all´investigatore privato d´infrangere la legge. ´´Il 5% delle transazioni – scrive il domenicale – e´ di natura legittima. Il 25% sono illegali e il resto sono tutte richieste di rintracciare indirizzi di residenza´´. Ovvero un´area grigia, dal punto di vista giuridico. La scoperta del dossier – tenuto nascosto dall´autority britannica proprio per non rendere di dominio pubblico l´identita´ degli indagati quanto degli ´indaganti´ – rende ora sempre piu´ difficile la posizione ufficiale di Coulson e di News International. Che hanno sempre definito lo scandalo delle intercettazioni illegali – che nel 2007 sono valse la galera a un reporter del News of the World, Clive Goodman, e al detective privato Glenn Mulcaire per aver violato la segreteria telefonica dei cellulari di Vip e reali – come un ´´caso isolato´´. E´ invece di parere opposto Tom Watson, ex sottosegretario Labour. ´´Questa lista, scoperta cosi´ tanti anni fa, avrebbe dovuto mettere fine alle pratiche illegali´´, ha tuonato. ´´Ma non e´ servita a nulla. La gente restera´ basita´´. Poi ha esortato i parlamentari delle commissioni d´inchiesta ad acquisire il dossier. Secondo l´IoS i legali di News International stanno ora consultando i manuali per capire fino a che punto si possono spingere i deputati: la societa´ rischia di dover pagare risarcimenti molto salati, dolorosi persino per Murdoch. (ansa)

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