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Wikileaks: perse le tracce di Julian Assange, l´hacker giornalista più famoso al mondo. Che minaccia: ora tocca alle banche

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Roma, 30 nov – Julian Assange e´ di nuovo al centro dell´attenzione mondiale, ma e´ di fatto un fantasma: non si sa dove si trovi, ne´ cosa progetti di fare. E´ ´scompars´ dal 18 novembre scorso, quando la magistratura svedese ha spiccato nei suoi confronti un mandato d´arresto internazionale per stupro e molestie, dopo l´accusa di due donne. Oggi si e´ collegato in videoconferenza con la conferenza dei giornalisti investigativi ad Amman, in Giordania. ´´La Giordania non è il posto migliore dove stare se ti cerca la Cia´´, ha detto Assange, spiegando di non poter rivelare dove sia in questo momento. Fin dalla nascita, un alone di mistero circonda la sua figura, a cominciare dalla data di nascita: Julian Paul Assange e´ nato nel 1971, ma non si sa quando. L´hacker-giornalista piu´ famoso al mondo ritiene di essere vittima di persecuzione, di essere oggetto di diffamazione per aver pestato troppi piedi, a partire da quelli del Pentagono, per aver pubblicato 400.000 documenti segreti sulla guerra in Iraq e 77.000 su quella in Afghanistan. Altrettanto misteriose le sue fonti, forse militari o dissidenti di ogni Paese. I suoi critici, in gran parte hacker come lui, lo accusano di avere qualche ´gola profonda´ nella Cia o in altri servizi di intelligence, che lo ´utilizzano per una nuova forma di cyber-war´. ´´Chiamatemi Mendax (bugiardo). Ma nel senso oraziano di ´splendide mendax´ (magnificamente bugiardo)´´. Secondo la leggenda, il primo nome di battaglia scelto in Australia dall´allora 16enne futuro fondatore di Wikileaks era ispirato dal poeta latino Orazio. Gli anni sono passati, e le cose si sono fatte piu´ serie: ´´La rivelazione di documenti di intelligence e´ molto spesso un atto di coscienza nell´interesse della gente´´, ha detto in un´intervista al New Yorker. Assange ha cercato, prima che esplodesse il suo caso giudiziario per reati sessuali, di costruirsi una base operativa in Svezia, Paese che ha leggi molto stringenti a tutela dei giornalisti e della liberta´ di stampa. La Svezia e´ poi la terra del partito dei pirati, un porto ´sicuro´ per un hacker che pubblica documenti segreti e scottanti. Il 18 novembre pero´, un magistrato svedese ha chiesto e ottenuto un mandato di arresto recepito dall´Interpol. Qualche giorno prima, Assange aveva affermato di voler chiedere asilo politico alla Svizzera. Per ora non risulta lo abbia fatto: quel che e´ certo e´ che si e´ volatilizzato. (ansa)

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