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Libertà di informazione: Ossigeno, in un anno minacciati in Italia 400 giornalisti. Il 40% vive e lavora in Calabria

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Milano, 2 dic – Si calcola che in Italia, fra 2009 e 2010, circa quattrocento giornalisti siano rimasti coinvolti in episodi di minacce legate alla loro attivita´: si tratta di 78 episodi, di cui 54 individuali e 24 collettivi. E´ quanto emerge dal rapporto 2010 di ´Ossigeno´, l´osservatorio di Fnsi e Ordine nazionale dei giornalisti sui cronisti sotto scorta e sulle notizie oscurate in Italia con la violenza, che e´ stato presentato questa sera al Circolo della Stampa di Milano. Dai dati fra l´altro emerge che il 40% dei cronisti minacciati vive in Calabria, dove si fa notare un tipo di giornalismo piu´ attivo, che deve fare i conti con la criminalita´ organizzata. In generale, dei 78 episodi denunciati, 13 sono state autentiche aggressioni fisiche, 15 i casi di danneggiamento, 34 le minacce e intimidazioni verbali o attraverso scritte, 16 le azioni legali. Proprio queste denunce, che si trasformano spesso in processi e condanne, sono state comprese da ´Ossigeno´ nelle pressioni subite in Italia nello svolgimento del lavoro di giornalista. Una mappa dei casi di minaccia evidenzia infine che il problema riguarda in particolare le regioni del Sud, ma e´ riscontrato in quasi tutte le regioni italiane, fra cui la Lombardia. Il direttore dell´osservatorio, Alberto Spampinato, ha ricordato il dovere della memoria dei cronisti italiani rimasti uccisi ´sul campo´, perche´ ´´le loro storie aiutano a capire quello che accade oggi´´. L´appello e´ anche che le istituzioni rendano pubblico il numero dei giornalisti costretti a vivere sotto scorta delle forze dell´ordine, in modo da dare un contorno preciso al fenomeno. (ansa)

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