Roma, 15 dic – Non c´e´ pace per il direttore de Il Sole 24 Ore, Gianni Riotta: in una nota circolata in redazione qualche giorno fa il consiglio di redazione (cdr) denuncia una pericolosa commistione tra pubblicita´ e informazione sul quotidiano. Si tratta di publiredazionali (articoli a pagamento) titolati con caratteri quasi identici a quelli del quotidiano; se non fosse per una minima differenza di corpo – si legge nella nota pubblicata in esclusiva assoluta da Affaritaliani – gli articoli sono confezionati con gli stessi elementi di grafica, tali quindi da generare confusione nel lettore. Lo dimostrano due casi riscontrati nell´ultimo mese: il primo riguarda un articolo su Mediolanum apparso il 4 dicembre a pagina 40, il secondo un pezzo sulla Calabria, a pagina 24 del giornale dell´8 dicembre. Il cdr ha richiamato piu´ volte negli ultimi giorni il direttore sulla commistione tra pubblicita´ e informazione, ritenendo essenziale impedire tali sconfinamenti per tutelare, agli occhi dei lettori, l´autorevolezza e l´indipendenza del quotidiano e dei suoi giornalisti. Il cdr si richiama anche ad alcune delibere del Consiglio nazionale dell´Ordine dei Giornalisti, che recentemente ha ribadito che ´esiste una strategia precisa degli editori, secondo la quale la pubblicita´ deve presentarsi come informazione e/o frammista all´informazione. Si punta a collocare il messaggio pubblicitario in maniera sempre piu´ diretta all´interno dell´informazione. Questa strategia finisce per inquinare la figura del giornalista professionista. La nuova frontiera della pubblicita´, che sta invadendo l´informazione, mette in discussione l´autonomia professionale con ricadute lesive sull´immagine del giornalista, dell´Ordine e della professione´. E´ necessario – ribadisce il cdr nel concludere la nota – ´tenere altissima la vigilanza, anche in tempi difficili come questi´”. (ilvelino)