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Libertà di informazione: Cpj, appello a Libia, Bahrein e Yemen. "Lasciate i giornalisti liberi di lavorare"

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New York, 21 feb – In difesa dei giornalisti. Committee to Protect Journalists (Cpj) si appella a Libia, Bahrein e Yemen perché non perseguitino i giornalisti, lasciandoli liberi di lavorare. Le proteste e gli scontri degli ultimi giorni hanno infatti comportato un’ondata di violenza delle forze dell’ordine nei confronti degli operatori dell’informazione, nel tentativo di mettere a tacere la stampa e di non diffondere quanto sta accadendo. A quanto pare in Bahrain le autorità hanno fatto sparare sui manifestanti e sui giornalisti direttamente da un elicottero. “Forze di sicurezza che fanno fuoco sui giornalisti da un elicottero è un’escalation pericolosa nel tentativo del Bahrain di censurare la copertura mediatica delle agitazioni politiche – commenta Mohamed Abdel Dayem, coordiantore Cpj per il Medio Oriente e l’Africa del nord – Le autorità devono porre immediatamente fine a tutti gli atti ostili contro i giornalisti e permettere alla stampa di lavorare liberamente e in sicurezza”. Sia in Libia, sia in Bahrein sia nello Yemen sono anche stati riportati attacchi nei confronti di operatori dei media, che stati brutalmente picchiati e a cui sono state sequestrate o rese inutilizzabili attrezzature di lavoro, come macchine fotografiche, telecamere e cellulari. Committee to Protect Journalists fa appello a questi stati perché episodi simili non si ripetano. È compito delle autorità infatti non solo non perseguitare i giornalisti, ma anche consentire loro di operare quanto più possibile in sicurezza. (adginforma.it)

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