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Editoria: Milleproroghe, da aprile proprietari tv potranno scalare i grandi quotidiani. Insorge la minoranza

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Roma, 24 feb – Nuovo cambio di rotta sugli incroci stampa-tv. L´ultima versione della norma contenuta nel decreto milleproroghe, dopo lo stop della presidenza della Repubblica e la presentazione del maxiemendamento governativo, riporta il termine del divieto al 31 marzo prossimo. Dal primo aprile, a meno di nuove proroghe, i proprietari di tv potranno provare la scalata ai grandi quotidiani. Per l´opposizione l´intento e´ chiaro: aprire la strada all´acquisizione del Corriere della Sera da parte di Mediaset. Accuse respinte al mittente dalla maggioranza, che parla di modifiche formali, e bollate come ´´stupidaggini´´ da parte del numero uno del Biscione, Fedele Confalonieri. La marcia indietro del governo e´ arrivata in seguito alla presentazione del maxiemendamento, con il termine riportato alla prima ipotesi delineata dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. Nel corso dell´esame del milleproroghe, dopo la bocciatura di un emendamento del Pd che spostava la scadenza al 2016, era stato approvato un emendamento del Pdl in Commissione Bilancio e Affari Costituzionali del Senato, che introduceva due nuovi criteri fino al 31 dicembre 2012. Nessuna televisione, con ricavi superiori all´8% del sistema integrato delle comunicazioni o al 40% del settore delle comunicazioni elettroniche, poteva acquisire giornali. Ora torna la disposizione della legge Gasparri: i soggetti che possiedono piu´ di una rete televisiva non possono acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani. Il divieto vale fino al 31 marzo, poi spettera´ al Presidente del Consiglio emanare un decreto, concertandolo con il ministro dell´Economia, per prorogare ulteriormente il termine. Per il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ´´la questione e´ ancora aperta´´ ma i tempi sono stretti per evitare che il decreto decada. Domani e´ atteso il voto finale con la fiducia alla Camera, poi la trasmissione al Senato. Secondo Confalonieri la nuova formulazione ´´non porta nulla´´ a Mediaset. Esattamente il contrario di quanto sospetta l´opposizione. ´´E´ grave che un limite a tutela del pluralismo, previsto perfino dalla legge Gasparri, sia destinato a scomparire tra cinque settimane´´, denuncia Paolo Gentiloni, responsabile Forum Comunicazioni del Pd. ´´Il premier vuol mettere mano anche su qualche giornale a larga tiratura come il Corriere della Sera. Tutto cio´ e´ inaudito´´, afferma il vice capogruppo dell´Idv alla Camera, Antonio Borghesi. ´´E´ un blitz preoccupante, una modifica annunciata solo verbalmente e all´ultimo momento – gli fa eco il deputato dell´Udc Roberto Rao -. Il ministro Romani dia spiegazioni, perche´ col conflitto di interessi del premier qualsiasi sospetto e´ legittimo´´. Un prima spiegazione e´ arrivata dal sottosegretario al Tesoro Alberto Giorgetti, che in Aula ha parlato della necessita´ di ´´un coordinamento formale´´. In sostanza in una parte del decreto si prevedeva la proroga del divieto di incroci sino al dicembre 2012, dall´altra nella tabella allegata al provvedimento era rimasta la proroga a marzo di quest´anno. Il governo ha scelto quest´ultima ipotesi. (ansa)

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