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Politica & media: Pdl a sorpresa rilancia ddl processo breve e intercettazioni. Prima seduta fissata il 28 marzo

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Roma, 24 feb – A sorpresa, il Pdl accelera su processo breve e intercettazioni. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio, su proposta della maggioranza, ha infatti deciso che il disegno di legge finora fermo in commissione Giustizia passi alla discussione dell´Aula. La prima seduta e´ stata fissata per il prossimo 28 marzo. Martedi´ scorso, mentre giungevano notizie drammatiche dalla Libia e si cercava di riformulare il decreto milleproroghe dopo le osservazioni del Quirinale (ieri si e´ deciso di chiedere il voto di fiducia), Silvio Berlusconi incontrava in mattinata il guardasigilli Angelino Alfano e i suoi avvocati Niccolo´ Ghedini e Piero Longo per mettere a punto la linea sulla giustizia. ´´Non voglio che il processo breve diventi un elemento di rottura. Stiamo lavorando alla riforma costituzionale della giustizia´´, aveva dichiarato il ministro Alfano alla fine del summit, difendendo le opzioni per la separazione delle carriere dei giudici, la riforma del Csm e della Corte costituzionale. Niente percio´ rapida calendarizzazione del processo breve alla Camera e del ddl sulle intercettazioni perche´ l´obiettivo resta ´´la grande riforma della giustizia´´, chiariva il ministro. La Consulta della giustizia del Pdl si e´ pero´ trovata d´accordo nel riproporre l´approvazione in tempi rapidi dei provvedimenti legislativi sulle intercettazioni telefoniche e sul processo breve. E´ stato Enrico Costa, capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, a spiegare il mutamento di linea aggiungendo che si e´ trovato anche l´accordo all´interno del partito sul conflitto d´attribuzione da sollevare nei confronti del procedimento dei giudici di Milano a carico di Berlusconi per il caso Ruby con l´accusa di concussione e di prostituzione minorile. Oggi la Consulta della giustizia del Pdl torna a riunirsi per riesaminare nel merito i testi dei disegni di legge sulle intercettazioni e il processo breve. Non si esclude qualche ritocco per accogliere alcune obiezioni sollevate nel dibattito della commissione Giustizia della Camera. Per quanto riguarda gli obiettivi piu´ ambiziosi illustrati da Alfano, la maggioranza e´ consapevole che le leggi di riforma costituzionale della giustizia hanno bisogno di almeno due anni di lavorio parlamentare. Secondo alcune indiscrezioni, si starebbe studiando da parte del Pdl anche una norma per la ´´prescrizione breve´´ dei reati attribuiti a persone incensurate. Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, annuncia una ferma opposizione: ´´Dopo aver annunciato che avrebbero rinunciato alla calendarizzazione del provvedimento sul processo breve, ora alla Camera il Pdl l´ha chiesta e ottenuta. La maggioranza non sa piu´ se obbedire agli ordini del presidente del Consiglio o venire a piu´ miti consigli ed evitare ulteriori strappi parlamentari, come consigliato anche dalle autorevoli parole del capo dello Stato´´. Critico il giudizio di Pier Ferdinando Casini, Udc: ´´Ancora oggi, dopo tre anni, si ripresentano i soliti provvedimenti sulla giustizia che servono solo a Berlusconi e ai suoi processi. Almeno facesse una riforma generale della giustizia: sarebbe piu´ dignitosa´´. Andrea Donati, capogruppo dell´Idv a Montecitorio: ´´Il processo breve e´ il tentativo di cancellare con un colpo di spugna i processi a carico di Berlusconi´´. Il riferimento e´ ai processi Mediaset-diritti tv, Mediatrade e Mills (quest´ultimo riprende il prossimo 11 marzo). E´ di ieri la notizia che il processo Mills, in cui Berlusconi e´ imputato per corruzione in atti giudiziari, non rischia di essere azzerato per il rinnovo del collegio giudicante. Il plenum del Csm, con un solo voto contrario, ha confermato l´applicazione al processo del giudice Francesca Vitale, che e´ stata nel frattempo trasferita alla Corte d´Appello di Milano. Contro la decisione del plenum ha votato il laico del Pdl, Bartolomeo Romano. Al voto non ha partecipato il laico della Lega, Matteo Brigandi. Gli altri tre membri laici del Pdl si sono astenuti. (asca)

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