Cerca
Close this search box.

Wikileaks: Gb autorizza estradizione di Assange in Svezia. I legali, faremo ricorso in appello

Condividi questo articolo:

Londra, 24 feb – Il tribunale londinese di Belmarsh ha autorizzato l´estradizione in Svezia di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, accusato dalla magistratura svedese di stupro e abusi sessuali. ´Se vi sono state delle irregolarità nell´ambito del sistema giudiziario, svedese, è meglio che queste siano accertate in un processo svedese´, ha stabilito il giudice, che non ha ritenuto valide le eccezioni presentate dalla difesa; in assenza di un ricorso entro i prossimi sette giorni, Assange potrebbe essere estradato entro il 6 marzo. La decisione del giudice è importante ma probabilmente non decisiva, perché Assange può presentare diversi ricorsi, tanto che il procedimento potrebbe andare avanti ancora per mesi. I legali del 39enne australiano – che ha respinto ogni addebito – si oppongono all´estradizione sottolineando il rischio che il loro assistito venga poi trasferito negli Stati Uniti, dove, secondo loro, potrebbe essere rinchiuso nel carcere di Guantanamo o addirittura condannato a morte. Anche la giustizia federale americana ha infatti aperto un´inchiesta contro il fondatore di WikiLeaks dopo la diffusione di documenti riservati sulle guerre in Iraq e in Afghanistan e di migliaia di cablogrammi diplomatici statunitensi; al momento non è però stato presentato alcun atto di accusa formale nei confronti di Assange, nè alcuna richiesta di estradizione. Secondo gli esperti legali tuttavia un´incriminazione di Assange da parte della giustizia statunitense è pressoché impossibile: la legge non permette di considerare WikiLeaks come un´organizzazione terroristica e il 39enne svedese, in quanto giornalista che ha agito nella sua veste professionale di ricerca delle notizie, è protetto dal Primo Emendamento della Costituzione. SCHEDA – Julian Assange,l´australiano fondatore del sito-scheda Un passato da hacker, ha fondato il sito di spionaggio nel 2006 Roma, 24 feb. (TMNews) – Da mesi l´attenzione dei media è concentrata sull´enigmatico 39enne australiano Julian Assange, fondatore di Wikileaks, il sito specializzato in Intelligence che ha già consegnato a tre quotidiani 92.000 documenti riservati sulle operazione militari statunitensi in Afghanistan e che si appresta a rivelare 250mila file classificati come segreti che potrebbero avere conseguenze imprevedibili. I milioni di documenti segreti che è sul punto di diffondere riguardano “le maggiori questioni mondiali”, ha dichiarato oggi Assange, nel corso di una videoconferenza stampa in Giordania. Julian Assange ha un passato da Hacker: alla fine degli anni ´80, con il nome in codice “Mendax”, ha fondato un´organizzazione chiamata “International Subversive”. La polizia si è accorta presto di lui, e nei primi anni ´90 Assange è finito in manette con l´accusa di essersi infiltrato nella rete di computer di una grossa società di telecomunicazioni canadese. Assange, tuttavia, è riuscito ad evitare la galera grazie a una sentenza favorevole (rischiava 10 anni). Nell´agosto scorso è stato colpito da mandato di arresto della procura di Stoccolma per stupro e aggressione contro due donne. WikiLeakes è nata nel 2006. Assange, prima, si era laureato in fisica all´Università di Melbourne. “Il nostri bersagli principali sono i regimi oppressivi come la Cina, la Russia, e dell´Asia Centrale. Ma ci aspettiamo di essere d´aiuto anche per chi in Occidente vorrebbe che fossero denunciati comportamenti illegali e immorali dei governi e delle grandi società”, disse Assange al momento del lancio di WikiLeaks. Dopo la diffusione degli ultimi documenti sull´Afghanistan, la Casa Bianca con un comunicato stampa aveva condannato WikiLeaks:”Ricordatevi che WikiLeaks non è un fornitore oggettivo di notizie, ma piuttosto un´organizzazione che si oppone alla politica americana in Afghanistan”. Oggi, il Dipartimento di Stato ha diffidato l´organizzazione a pubblicare i documenti annunciati: “Come sapete, se qualcuno di questi documenti che intendete pubblicare è stato fornito da responsabili governativi, o da parte di qualunque intermediario senza l´autorizzazione adeguata, la pubblicazione sarà avvenuta in violazione della legge americana e senza considerazione per le gravi conseguenze di questo gesto”, ha scritto il consulente giuridico del Dipartimento di Stato, Harold Koh, in una lettera indirizzata al fondatore del sito e al suo avvocato, girata ai mass media. (Tmnews)

Il network