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Editoria: prosegue l´istruttoria del Cda del Secolo d´Italia, verso un direttore non politico

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Roma, 8 mar – Prosegue a livello informale l´istruttoria avviata sulla vicenda del ´Secolo d´Italia´ da parte dei componenti di maggioranza del Cda, dopo l´incontro della settimana scorsa con il direttore responsabile Luciano Lanna e il Cdr della testata di via della Scrofa. L´orientamento del consiglieri sarebbe comunque di procedere senza strappi e prima della prossima settimana non dovrebbero esserci novita´, anche perche´ si tratta di capire con massima serenita´, viene spiegato, se c´e´ l´esigenza di modificare l´assetto del quotidiano e , ovviamente, se i possibili candidati ad assumerne la direzione siano interessati. Su questo fronte, infatti, sono diversi i nomi circolati per la successione a Flavia Perina. In passato si e´ ventilato un ritorno di Gennaro Malgieri, che pero´ esclude l´evenienza ogni volta che gli viene rappresentata e che sarebbe anche lui ´politico´ come Flavia Perina (mentre si sta studiando la possibilita´ di un direttore ´sic et simpliciter´). Si fanno anche i nomi di Mario Landolfi, peraltro membro del Cda e anche lui deputato come il parlamentare Pdl Marcello De Angelis, altro nome che e´ stato diffuso. L´opzione del direttore-deputato, tra l´altro, avrebbe qualche positiva ricaduta sul fronte economico, ma non e´ sicuro che garantirebbe la presenza quotidiana sul ´prodotto´. Per questo c´e´ bisogno di un giornalista, conoscitore della ´macchina-quotidiano´ ma che sia anche un intellettuale, come si dice, ´di area´. Uno dei nomi e´ quello di Marco Ferrazzoli, attualmente capo ufficio stampa del Cnr, con un passato a ´Libero´ e ´Italia settimanale´, autore di diversi libri storico-biografici, che pero´ nega di essere stato contattato. Altro giornalista e autore di cui viene fatto il nome e´ quello di Fabio Torriero, anche lui ha ´Libero´ e ´L´Italia settimanale´ nel bagaglio professionale, oltre a diversi libri, che invece conferma: “E´ vero che il mio nome e´ stato fatto, e che c´e´ un certo gradimento, ma siamo alle ipotesi. Credo, comunque, che in questa fase ´Il Secolo´ abbia bisogno di un direttore di unita´ e non di rottura”. Torriero ha preso le distanze da tempo da Fli e viene dato vicino all´area dei Responsabili. In ogni caso, quello che appare evidente e´ che il Cda ha di fronte una situazione finanziaria da valutare attentamente per perseguire una razionalizzazione delle spese, e nello stesso tempo una linea editoriale la cui radicale modifica (da finiana a quantomeno a-finiana) non si presenta di facilissima realizzazione, per la storia del quotidiano, anche in presenza di un direttore politicamente gradito alla maggioranza del Cda. (adnkronos)

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