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Libertà di informazione: Bocchino (Fli) ascoltato in procura sui dossier, D´Agostino (Dagospia) lo querela

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Roma, 8 mar – E´ scontro tra il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, e il sito di gossip (spesso politico) Dagospia. La vicenda, raccontata dal ´´Corriere della Sera´´ e da ´´La Repubblica´´, oggi si arricchisce di un nuovo elemento, la denuncia di Roberto D´Agostino contro l´esponente futurista. Ai quotidiani Bocchino parla di un ´´ricatto´´ subito da D´Agostino. All´origine della vicenda c´e´ una telefonata tra D´Agostino e Luigi Bisignani (´´giornalista e uomo d´affari risultato in passato iscritto alla loggia P2´´, lo definisce il ´Corsera´) fatta ascoltare a Bocchino dai magistrati che indagano sulla cosiddetta ´´loggia´´ napoletana, i pubblici ministeri Francesco Curcio ed Henry John Woodcock, che lo hanno convocato come testimone. ´´I magistrati – racconta Bocchino – mi hanno fatto ascoltare la registrazione di una telefonata tra D´Agostino e Bisignani. Il primo diceva che me l´avrebbe fatta pagare per quanto avevo detto in televisione´´: il riferimento era alla puntata del 23 settembre scorso di ´Annozero´ in cui l´esponente di Fli aveva denunciato il dossieraggio sulla casa di Montecarlo ad opera ´´del direttore de l´Avanti Walter Lavitola´´ poi ´´veicolato da Dagospia´´. ´´Nella telefonata intercettata – racconta Bocchino al ´Corsera´ – D´Agostino parla a Bisignani di alcune mie foto in compagnia di Mara Carfagna e dice che il giorno dopo avrebbe chiamato mia moglie. La cosa e´ puntualmente avvenuta. Ha telefonato a Gabriella (Buontempo, consorte del parlamentare ndr) e le ha detto che avrebbe pubblicato le immagini che mi ritraevano mentre ero all´hotel Vesuvio di Napoli in compagnia della Carfagna, entrambi in accappatoio. Era una calunnia, ma naturalmente cio´ ha avuto conseguenze sulla nostra tranquillita´ e per questo ho raccontato tutto ai magistrati. Gabriella e´ pronta a confermare, soprattutto dopo i danni che ha subito anche nel suo lavoro di produttrice televisiva. Da quando io ho seguito Fini fuori dal Pdl le sono stati annullati tutti i contratti in Rai´´. Fin qui le parole di Bocchino a Corriere e Repubblica. Ma gia´ sul quotidiano milanese, D´Agostino minaccia di denunciare per diffamazione il deputato. E ora lo conferma: ´´Mentre io dal 2000, con Dagospia, mi occupo del retrobottega dei palazzi del potere, in maniera pubblica e trasparente, come attestano undici anni di archivio, l´Onorevole Bocchino che prende uno stipendio per occuparsi dei problemi del Paese, preferisce trascorrere il suo tempo – afferma in una nota D´Agostino – ad occuparsi dei suoi molteplici affari personali, vedi il quotidiano ´Roma´, la societa´ televisiva della consorte, i postumi del caso Telekom-Serbia, etc.´´. ´´Io – prosegue – rivendico, come giornalista, ho il mio diritto di chiamare al telefono anche il diavolo in persona pur di ottenere notizie e indiscrezioni e scenari prossimi venturi. Per quanto Bocchino ha dichiarato alla Repubblica (´´Contatto´ mia moglie… disse di essere in possesso di foto compromettenti che mi riguardavano….´´), ho dato il mandato al mio avvocato di intervenire a tutelare la mia onorabilita´, in tutte le sedi, e nei confronti di tutti coloro che hanno riportato e riporteranno le sue affermazioni, gravemente calunniose nei miei confronti´´. (ansa)

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