Roma, 15 mar – Via libera dell´Aula della Camera alla proposta di legge che specifica le ipotesi di remissione tacita della querela. Il testo, passato con 252 voti a favore, 22 contrari ed 201 astenuti, passa al Senato. Pd, Udc e Fli si sono astenuti; contro hanno votato i deputati di Idv. A favore si sono espressi i gruppi del Pdl e della Lega. Durante l´esame in aula il governo e´ stato battuto, per un solo voto, su un emendamento del Pd. Tuttavia, secondo il relatore Francesco Paolo Sisto la modifica passata al testo contro il parere del governo non compromette la tenuta generale del provvedimento. Il testo approvato a Montecitorio prevede che la querela sara´ rimessa tacitamente quando il querelante abbia compiuto fatti incompatibili con la volonta´ di persistere nell´azione penale. In particolare, cio´ avverra´ quando il querelante non compaia senza giustificato motivo in udienza, nonostante abbia ricevuto rituale notifica della citazione. La querela si intendera´ rimessa anche quando il querelante abbia ricevuto il risarcimento del danno, per i soli reati puniti con una pena inferiore a quattro anni. Saranno irrevocabili le querele per i reati di violenza sessuale semplice e aggravata e di atti sessuali con minorenne. La querela sara´ considerata tacitamente rimessa anche quando il querelante abbia ricevuto un´offerta in denaro che sia stata ritenuta congrua dal giudice procedente. Viene poi previsto l´obbligo per l´autorita´ che riceve la querela di avvertire il querelante che, nelle fasi successive, la mancata comparizione all´udienza senza giustificato motivo sara´ interpretata come remissione tacita della querela e comportera´ l´estinzione del reato. Il giudice dovra´ comunicare che la mancata ed ingiustificata comparizione all´udienza comportera´ la remissione tacita della querela e la conseguente dichiarazione di estinzione del reato. (ansa)
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