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Editoria: Fieg, imprese lasciate sole. Presentato lo studio "La stampa in Italia 2008-2010"

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Roma, 13 apr – Si e´ aperta con un messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha sottolineato ´´la funzione essenziale di indipendenza e pluralismo dell´informazione´´, la giornata dedicata alla presentazione dello studio ´La stampa in Italia 2008-2010´ messo a punto dalla Fieg. Luci e ombre emergono dal rapporto: dopo il crollo del 2009, le imprese sono tornate a crescere l´anno passato grazie principalmente al taglio dei costi, soprattutto del lavoro. Al buon andamento di lettori e di siti Internet fa da contraltare il calo delle copie vendute e della pubblicita´. Il mercato, in sostanza, e´ fermo e, per incamminarsi sulla strada dello sviluppo, le imprese – avvertono gli editori – non possono piu´ essere lasciate sole. ´´Serve una politica industriale di sostegno´´, ha spiegato il presidente della Fieg, Carlo Malinconico, davanti al sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta. Tra le misure proposte: la detassazione degli utili reinvestiti in beni strumentali innovativi, il rifinanziamento del credito agevolato per progetti di innovazione tecnologica e di formazione professionale, l´adozione di una fiscalita´ di vantaggio e interventi normativi in difesa del copyright. ´´L´ambiente in cui le imprese operano non e´ favorevole al loro sviluppo, specie in settori dominati dalla modernita´´´, ha proseguito Malinconico, ricordando anche le carenze della distribuzione. Letta ha assicurato ´´il massimo impegno nel seguire le istanze del settore´´, spiegando che ´´lo Stato deve assicurare sostegno e supporto alle imprese editrici, perche´ non vendono scatolette ma un prodotto delicato di valore costituzionale´´. Proprio su questo piano, Malinconico ha ribadito ´´la contrarieta´, senza condizioni o riserve, a qualunque forma di divieto di pubblicazione di notizie´´. Il presidente della Fieg ha sottolineato quindi ´´la capacita´ di reazione delle imprese, che hanno riassorbito diseconomie interne ed esterne con incisivi processi di ristrutturazione´´. Parole che hanno scatenato la reazione del sindacato di categoria. ´´I risultati positivi del 2010 sono dovuti agli interventi sul costo del lavoro – ha precisato il segretario della Fnsi, Franco Siddi – Serve un colpo d´ala degli editori, che finora non hanno risposto con misure adeguate a un valido progetto di innovazione industriale´´. ´´Mancava nella relazione di Malinconico – gli ha fatto eco il presidente dell´Ordine, Enzo Iacopino – una parola di speranza per i tanti sfruttati da quei ladri di sogni e di verita´ che ci sono tra gli editori´´. In serata poi Malinconico ha chiarito che ´´grazie al senso di responsabilita´ delle imprese gli effetti della crisi sulla popolazione giornalistica sono stati limitati´´. Nel suo intervento, il presidente Fieg, rilevando l´anomalia dello strapotere della televisione nel mercato pubblicitario, ha anche criticato il Tg1 per ´´la visione negativa della stampa data a volte dalla rubrica Tg1 Media, che invece di parlare di dati generali, insiste in maniera strumentale su elementi marginali come l´andamento di alcune testate locali´´. ´´E´ paradossale che il Presidente della Fieg si risenta – ha replicato il direttore del Tg1, Augusto Minzolini – quando ci sono pagine di giornali, rubriche, una folla di giornalisti specializzati che passano il loro tempo a dare giudizi strumentali, spesso faziosi, su questa o quella testata televisiva´´. (ansa)

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