Bologna, 28 apr – I bar dove i giornali vengono letti da tutti i clienti fanno calare il numero delle copie vendute e, di conseguenza, gli introiti per le aziende editoriali: la questione deve essere regolamentata. E´ destinata a far discutere la proposta di Andrea Riffeser Monti, ad della Poligrafici Editoriale (Resto del Carlino, Nazione e Giorno), che ne ha parlato a margine dell´assemblea della societa´. ´´Non voglio certo lanciare crociate contro i bar – ha detto – ma dobbiamo tener presente che in due anni i giornali italiani hanno perso 900mila copie, i lettori sono sempre gli stessi e cala la frequenza d´acquisto. Come si sta discutendo della tutela del copyright su internet, dobbiamo porci il problema anche per la carta, che rimane la stragrande maggioranza dei nostri ricavi. Io porro´ il problema alla Fieg, ma se gli altri non ci seguiranno abbiamo intenzione di andare avanti da soli´´. Come fare? Non certo impedendo ai baristi di tenere il giornale sui loro tavoli. ´´Pero´ – ha spiegato Riffeser – qualche forma di tutela va trovata, come ha fatto, ad esempio, Sky, che fa pagare un abbonamento molto piu´ alto agli esercizi pubblici. Dobbiamo impedire che la copia dei bar venga letta da decine e decine di lettori: sarebbe una rivoluzione che ci permetterebbe di recuperare un milione di copie. Magari costringendo il bar ad acquistare un numero maggiore di copie dello stesso giornale´´. Tuttavia, secondo Riffeser, e´ necessario che la rete distributiva si modernizzi. ´´Dobbiamo fare un nuovo patto con gli edicolanti – ha detto – la rete di vendita e´ invecchiata e non si e´ adeguata, senza contare che all´estero le edicole sono molte di piu´. E´ indispensabile, ad esempio, che tutte siano aperte la domenica: se lo facessero noi venderemmo il 10% in piu´´´. (ansa)