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Libertà di informazione: Siria, giornalista di al Jazeera dispersa da venerdì scorso

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Roma, 2 mag – La tv satellitare araba al Jazeera ha annunciato che una delle sue giornaliste è ritenuta dispersa da venerdì in Siria, dove il network è finito nel mirino per la copertura – giudicata esagerata – delle proteste di piazza. In un comunicato, al Jazeera ha annunciato di aver perso i contatti con Dorothy Parvez dal suo arrivo venerdì a Damasco a bordo di un volo della Qatar Airways e ha chiesto alle autorità siriane di fornire rapidamente sue notizie. ´Siamo profondamente preoccupati per la sicurezza di Dorothy´, ha dichiarato un portavoce della tv satellitare araba, ´Chiediamo la piena cooperazione delle autorità siriane per determinare dove si trova attualmente e in quali condizioni di salute. Vogliamo che ritorni ad al Jazeera immediatamente e senza rischi´, ha aggiunto. Dorothy Parvez, 39 anni, nazionalità americana, canadese e iraniana, lavora con al Jazeera nel 2010. Sabato, un centinaio di persone si erano raccolte di fronte alla redazione di al Jazeera a Damasco, accusata di ´menzogne´ e di ´ingigantire´ nei suoi servizi il movimento anti-regime cominciato a metà marzo in Siria. Dalla partenza di quest´ondata di proteste, la copertura degli eventi è strettamente monitorata in Siria. I mass media stranieri contano in gran parte sui video realizzati e pubblicati dagli stessi manifestanti su siti come YouTube, visto che sono pochissimi i giornalisti autorizzati a entrare nel Paese. I mass media ufficiali siriani accusano regolarmente i canali satellitari, in particolare al Jazeera, al Arabiya, Bbc e France 24, di ´fabbricare´ le immagini senza controllare la loro fonte. Tre egiziani, sette libanesi, tre europei ed un algerino, in maggior parte giornalisti entrati senza autorizzazione di lavoro, sono detenuti in Siria, secondo l´organizzazione dei diritti umani Insan. (tmnews)

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