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Libertà di informazione: Berlusconi rilancia sulle intercettazioni e attacca Pm e Consulta

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Roma, 3 mag – Silvio Berlusconi torna ad attaccare pm e Consulta e rilancia la riforma della giustizia e delle intercettazioni rimarcando che un paese non puo´ dirsi libero e democratico se non difende i diritti fondamentali come quello della privacy. Il premier, intervenendo telefonicamente ad una convention del Pdl a Mentana, ribadisce anche la convinzione di poter vincere alle prossime amministrative e bolla come ´contronatura´ gli accordi tra Pd e Udc: una unione – spiega – che i democratici vorranno riproporre alle elezioni nazionali, una armata Brancaleone che va da Vendola a Fini e che avra´ come guida Casini´´. Il Cavaliere conferma che continuera´ a governare in questa legislatura, cosi´ come e´ stato fatto fino ad ora, ´´affrontando tutte le emergenze e senza mai mettere una volta le mani nelle tasche degli italiani al contrario di Romano Prodi´´. Il presidente del Consiglio se la prende anche con Fini affermando che i futuristi sono fermi, secondo i sondaggi, all1,9% . Quindi denuncia le pressioni dei pm e della Consulta per abrogare le leggi che sono votate dal Parlamento e firmate dal Capo dello Stato. Il Cavaliere chiude la breve telefonata affermando di avere un ricordo molto positivo della Citta´ di Mentana. E fa una battuta: ´´Ora si potra´ dire che dopo Carlo Magno e Garibaldi anche Berlusconi e´ passato a Mentana´´. (ansa)

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