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Rai: spese fuori controllo con la carta di credito aziendale, Minzolini indagato dai pm della procura di Roma

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Roma, 12 mag – Peculato. Questo il reato ipotizzato dai pm della procura di Roma nei confronti del direttore del Tg1, Augusto Minzolini che è stato iscritto nel registro  degli indagati nell´ambito dell´inchiesta sulle spese effettuate con la carta di credito affidatagli dalla Rai. Per gli inquirenti di piazzale Clodio si tratta, comunque, di ´un´atto dovuto´ alla luce di alcuni accertamenti che sono stati svolti, di documenti che sono stati acquisiti dagli investigatori della Guardia di finanza e degli atti relativi ad una indagine interna svolta dall´azienda di viale Mazzini. E di operazione politica parla il direttore del Tg1. ´´Se la notizia e´ vera, e´ l´ennesimo attacco in quel delta del Mekong che e´ la Rai: dopo l´inchiesta della procura di Trani, le polemiche dell´Usigrai, le iniziative dell´Agcom e´ arrivato il turno della procura di Roma´´, dice Minzolini. ´´Quello che mi fa sorridere, e non mi arrabbio ne´ mi stupisco sapendo come vanno le cose in Italia, e´ che questa notizia sia finita sui media a due giorni dalle elezioni´´, aggiunge Minzolini, che parla di ´´strumentalita´ politica piu´ che evidente´´, visto che ´´l´indagine penale prende spunto dall´esposto di un partito politico, quello di Antonio Di Pietro´´. Il direttore del Tg1 si dice ´´piu´ che tranquillo´´, visto che ´´si tratta di un ´atto dovuto´´´. Precisa di aver ´´gia´ ridato indietro alla Rai l´intera somma in questione´´ e di aver ´´nel contempo avviato un´azione legale di rivalsa nei confronti dell´azienda´´, che a suo giudizio avrebbe sollevato in ritardo il problema di ´´incomprensione amministrativa´´ sull´uso della carta di credito, affidatagli come benefit per la rinuncia all´esclusiva con Panorama. E´ attesa, intanto, a breve sulla scrivania del procuratore aggiunto Alberto Caperna una relazione conclusiva del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza guidato dal colonnello Virgilio Pomponi rispetto alle deleghe investigative che erano state date dall´autorita´ giudiziaria. Nei giorni scorsi gli uomini delle Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro delle note spese e tutto il materiale relativo alla carta di credito nella disponibilita´ del giornalista presente presso la tesoreria della Rai a Torino. Gli accertamenti, a piazzale Clodio, sono stati avviati sulla base di un esposto presentato da un´associazione di consumatori e dell´Idv. Il lavoro degli inquirenti si concentra su una serie di spese non autorizzate che ammonterebbero a 68 mila euro e che sarebbero state effettuate in 15 mesi. Non e´ escluso che lo stesso Minzolini nei prossimi giorni venga convocato negli uffici della procura capitolina per essere ascoltato. Sulla vicenda, per la quale e´ aperto anche un fascicolo presso la Corte dei conti, e´ intervenuto il capogruppo dell´IdV in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi, affermando che ´´e´ una buona notizia per tutti i cittadini´´ quella dell´iscrizione del direttore nel registro degli indagati. Secondo l´esponente dell´Idv, ´´Minzolini ha abusato della carta di credito cosi´ come ha abusato della carta bianca ricevuta da Berlusconi, attraverso il suo compagno di merende Masi, per la gestione del Tg1. Un giochino che costera´ alla Rai 100 mila euro di multa dall´Agcom per non aver rispettato una regola sacrosanta dell´informazione: il pluralismo´´. Della vicenda Minzolini – a quanto si apprende – non si sarebbe discusso oggi in consiglio di amministrazione della Rai, che intanto ha approvato all´unanimita´ il nuovo modello organizzativo articolato su canali/generi proposto dal neo direttore generale Lorenza Lei. (ansa)
  

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