Venezia, 20 giu – Il Sindacato giornalisti del Veneto e il Cdr del Corriere del Veneto esprimono piena solidarietà al cronista del Corriere di Verona Alessio Corazza che domenica – spiegano – è stato «aggredito fisicamente e insultato in tribuna stampa a Salerno al termine della partita di calcio Salernitana-Verona mentre semplicemente stava facendo il suo lavoro di cronista ed era intento a scrivere il proprio articolo per il giornale». Sindacato e Cdr del quotidiano esprimono «indignazione per il clima di intimidazione e di violenza nel quale non solo il collega ma altri giornalisti veronesi sono stati costretti a operare prima, durante e dopo la partita: accerchiati da personaggi che si muovevano in totale libertà, minacciati di morte da sedicenti tifosi che sedevano in tribuna, sono stati costretti letteralmente a rifugiarsi in una stanzetta degli spogliatoi al termine della partita. Anche un collega di Tele Arena è stato colpito». Sindacato giornalisti e Cdr del Corriere del Veneto denunciano «le evidenti e gravissime carenze nel servizio d’ordine in tribuna e invitano l’Ordine dei giornalisti della Campania ad accertare eventuali responsabilità dei propri iscritti, visto che alle intimidazioni e agli insulti avrebbero partecipato anche operatori dei media locali». I comitati di redazione del Corriere del Mezzogiorno (Campania e Puglia) esprimono la loro solidarietà e quella delle relative redazioni al collega del Corriere di Verona Alessio Corazza, vittima di un’orribile aggressione al termine della partita Salernitana-Verona. L’aspetto più preoccupante di una vicenda di per sé gravissima è che il cronista, inviato allo stadio Arechi per svolgere il suo lavoro, ha subito atti di violenza in sala stampa mentre era intento a scrivere il resoconto della partita. Il sindacato dei giornalisti del Corriere del Mezzogiorno sottoscrive l’allarme lanciato dai colleghi del Veneto e auspica il ripristino immediato delle condizioni di legalità e controllo tali da scongiurare il ripetersi di simili condannabili episodi. «Al giornalista del Corriere di Verona Alessio Corazza, al suo collega di Tele Arena Gianluca Tavellin e a tutti i cronisti sportivi veronesi e veneti voglio far giungere la mia più profonda e sincera solidarietà per i gravi fatti dei quali sono stati oggetto domenica allo stadio di Salerno». Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, in merito al clima d’intimidazione nei confronti di alcuni operatori dell’informazione inviati a seguire l’incontro di calcio Salernitana-Verona. «Domenica a Salerno – aggiunge Zaia – è stata scritta davvero una brutta pagina in un ambito come quello dello sport, dove certi comportamenti dovrebbero essere completamente banditi. Non credo proprio – prosegue – che Corazza, Tavellin ed i loro colleghi veneti e veronesi fossero in tribuna a tifare. Erano lì a fare il loro lavoro, per raccontare ai loro lettori e ascoltatori un evento sportivo atteso e sentito, in tutta Verona ed anche nel Veneto. Questo rende ancor più grave ed inaccettabile l’accaduto». «Se in uno sport possono trovare dimora, e magari anche qualche giustificazione, episodi come questo – conclude Zaia – vuol dire che in quello sport c’è davvero molto da riflettere e da cambiare». (ansa)