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Cronaca: bufera su Ciarrapico, avrebbe creato Coop editoriali con prestanome per avere contributi. Maxitruffa da 45 milioni

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Roma, 18 lug – Avrebbe creato due cooperative editoriali per ricevere indebitamente contributi della presidenza del Consiglio dei ministri, realizzando una truffa da oltre 45 milioni di euro ai danni dell´erario. E´ l´accusa della Guardia di Finanza di Frosinone a carico di Giuseppe Ciarrapico, editore di diversi quotidiani locali in Ciociaria e senatore del Pdl. Il Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle ha scoperto il presunto mega raggiro nei confronti del Dipartimento per l´informazione e l´editoria, autorita´ deputata al rilascio delle provvidenze per il settore. I responsabili del danno erariale sono stati deferiti alla Corte dei Conti del Lazio. Dopo un´accurata indagine di natura contabile, secondo quanto si e´ appreso, la Finanza ha ricostruito la truffa ascoltando persone informate sui fatti. Tra queste tutti i capi pro tempore del Dipartimento per l´Editoria di Palazzo Chigi. Secondo l´indagine, Ciarrapico avrebbe costituito due cooperative editoriali, di cui erano amministratori due ultra ottantenni, semplici prestanome, anche loro segnalati alla Corte dei Conti. Il soggetto a cui erano di fatto riconducibili le due societa´, lo stesso Ciarrapico, ´´attraverso artifizi e raggiri – si apprende dalla guardia di finanza – che si sono sostanziati nel presentare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri delle attestazioni palesemente false, ha chiesto l´accesso ai contributi per l´editoria´´. In sostanza l´editore e senatore del Pdl avrebbe fatto ricorso ai benefici della legge 250/90 con due societa´ diverse mentre in realta´ esse sarebbero, di fatto, un´unica impresa. Tutto cio´ ha consentito, eludendo le norme, ´´di incassare il doppio di quanto spettasse´´. Ciarrapico avrebbe anche operato assieme a propri congiunti sui conti correnti nei quali erano stati versati i contributi per l´editoria. I finanzieri hanno documentato come l´editore, in qualita´ di ´dominus´ delle due cooperative e unico referente di tutti i soggetti investiti di cariche sociali, abbia gestito concretamente l´operato delle societa´ editrici. Secondo quanto accertato dalle indagini, l´editore ha scelto gli amministratori, teste di legno svuotate di qualsiasi potere decisionale, ha stabilito le modalita´ d´impiego delle risorse finanziarie e in un´occasione ´´e´ addirittura intervenuto personalmente presso alti livelli istituzionali per difendere i propri interessi economici connessi all´attivita´ editoriale delle due societa´ sopra citate´´. (ansa)_________________________________________________________________FNSI-ASR, MEGATRUFFA PONE URGENZA RIFORMA.´La mega truffa scoperta dalla Guardia di finanza di Frosinone, relativa ai finanziamenti pubblici all´editoria che sarebbero stati indebitamente concessi per due cooperative riferibili al gruppo Ciarrapico, pone l´attenzione sulla estrema necessita´ di giungere in tempi stretti ad una seria riforma del settore´´. E´ quanto sottolineano in una nota la Federazione nazionale della stampa e l´Associazione stampa romana, che chiedono al sottosegretario dalla presidenza del Consiglio con delega all´editoria, Paolo Bonaiuti, ´´un incisivo passo in avanti´´ verso il riassetto del settore. ´´La Fnsi – si legge nella nota – da sempre ritiene che i contributi pubblici siano necessari e vadano dati esclusivamente a chi ne ha diritto, facendo pulizia di tutte le situazioni anomale. Per questo ha assunto iniziative puntuali per fare chiarezza laddove riscontrava zone d´ombra. Nel caso Ciarrapico le presunte irregolarita´ sono emerse attraverso iniziative incrociate di tipo amministrativo e giudiziario. Fare pulizia e´ indispensabile anche perche´ le poche risorse disponibili per il pluralismo dell´informazione vadano a chi veramente ne ha diritto. Ma anche per questo e´ ancora piu´ indispensabile una risposta al sindacato dei giornalisti che non da oggi chiede con forza al Parlamento, al governo e alla stessa presidenza del Consiglio un profondo ed equo riesame di tutta la partita delle risorse pubbliche al sistema informativo. Una riforma che faccia chiarezza e giustizia e´ indispensabile´´. ´´Ogni anno – afferma ancora il sindacato dei giornalisti – centinaia di testate giornalistiche, che svolgono in pieno la loro funzione con giornalisti a contratto e con una presenza reale sul territorio, vengono mortificati e messi seriamente in difficolta´ da tagli pesantissimi nella erogazione dei fondi a loro destinati. In questo momento tutto il sindacato dei giornalisti, nello specifico della vicenda Ciarrapico, ha a cuore le sorti di quasi 50 colleghi che non meritano di vedere i loro sacrifici e i loro posti di lavoro distrutti da operazioni discutibili e grigie. I lavoratori tutti sono oggi vittime cui va non solo la solidarieta´ ma il sostegno del sindacato perche´ possano proseguire la loro attivita´ in un quadro di trasparenza e correttezza e perche´ siano rispettati i loro diritti morali ed economici. Al di la´ dunque, di queste ultime vicende giudiziarie, sul cui esito il sindacato dei giornalisti – come e´ sua consuetudine – attendera´ le decisioni delle magistrature in campo, il mondo dell´informazione si aspetta norme certe e maggiore rigore nel rispetto delle leggi e dei contratti vigenti. In questo senso la Fnsi chiede al sottosegretario all´editoria, Paolo Bonaiuti, un incisivo passo in avanti verso l´auspicata riforma del settore piu´ volte annunciata e ancora di la´ da venire´´. (ansa)

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