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Libertà di informazione: Egitto, media censurati anche con il nuovo Consiglio militare

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Il Cairo, 15 set – Prima la mancata concessione di nuove licenze per canali satellitari. Poi il recente giro di vite nei confronti del canale di al-Jazeera, Mubasher Misr. Due mosse, quelle attuate dal Consiglio militare supremo al potere in Egitto dall´11 febbraio, che segnano una continuita´ rispetto alla censura esercitata nei confronti dei media dal deposto presidente Hosni Mubarak. Domenica, infatti, le autorita´ egiziane sono entrare al quartier generale di al-Jazeera Mubasher Misr al Cairo, confiscato il materiale per la trasmissione dei programmi e arrestato uno degli operatoti. Il ministro dell´Informazione Osama Heikal ha spiegato che l´azione e´ stata presa in quando il canale ha trasmesso per circa sei mesi senza autorizzazione. Ma l´avvocato Islam Lotty sostiene che al-Jazeera avesse richiesto la licenza diversi mesi fa e ´´ci e´ stato detto che avevano le autorizzazioni, che potevano iniziare ad andare in onda e che saremo stati contattati nel caso in cui ci fossero stati dei problemi´´. Secondo diversi osservatori, la mossa contro al-Jazeera e´ una reminescenza dell´ostilita´ del regime di Mubarak nei confronti dell´emittente qatariota. In passato, la tv era stata criticata per la sua copertura degli avvenimenti politici in Egitto e spesso i giornalisti di al-Jazeera sono stati arresti, il loro materiale confiscato ed e´ stato impedito loro di seguire degli eventi cruciali. Tutti atteggiamenti che hanno anche danneggiato i rapporti tra i governi di Egitto e Qatar. (adnkronos)

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