Cerca
Close this search box.

Libertà di informazione: Iran, arrestati sei noti artisti accusati di fornire news e servizi video alla Bbc

Condividi questo articolo:

Teheran, 19 set – Sei iraniani sono stati arrestati con l´accusa di collaborare clandestinamente con il servizio in persiano della BBC, vietato in Iran come quello di Voice of American (VoA). Lo riferisce la tv di stato Irinn, citando l´iraniano Reporter´s Club. I sei – di cui sono state fornite solo le iniziali e fra i quali c´e´ anche una donna – sono stati arrestati sabato scorso e accusati di far parte di una ´´rete segreta´´ che forniva informazioni, notizie e servizi in video alla BBC con lo scopo di ´´danneggiare l´immagine dell´Iran e della nazione iraniana´´ da diversi luoghi del Paese, e di percepire ´´decine di migliaia di dollari´´ come compenso per ogni servizio. Alcuni di loro sono, riferisce la stessa fonte ripresa anche dal sito Tabnak (fondato dall´ex candidato alle ultime presidenziali Mohsen Rezai), ´´artisti noti´´ nel Paese. Secondo alcuni siti di opposizione, i sei arrestati sono registi di documentari, e l´arresto puo´ essere letto come una reazione ad un documentario sulla Guida Suprema Khamenei trasmesso di recente dalla BBC. I sei sono ora, sempre secondo tali siti, nella sezione 209 del carcere di Evin, controllata dal ministero dell´intelligenza. Uno di loro, sempre secondo i siti, sarebbe Mojtaba Mirtahmasb, co-realizzatore di This is not a film, il diario clandestino sulla condizione di Jafar Panahi, il regista condannato a sei anni di carcere. Mirtahmasb era atteso all´ultimo festival di Venezia, ma gli era stato impedito di lasciare il Paese. L´Iran ha vietato tutte le collaborazioni con i servizi radio-televisivi in persiano prodotti all´estero, e in particolare appunto Bbc e VoA, i cui canali satellitari, seguiti in Iran, vengono percepiti dalle autorita´ come media ostili. Secondo la Costituzione iraniana i canali televisivi sono controllati dallo Stato, ma vi sono comunque una trentina di tv satellitari che trasmettono in persiano. Anche se mancano cifre ufficiali, almeno il 30% degli iraniani possiede illegalmente antenne paraboliche, per le quali sono necessarie specifiche autorizzazioni. Tali antenne vengono periodicamente requisite, ma i controlli non sono riusciti finora a farle sparire dai tetti delle case. Negli ultimi due anni, dopo la contestata rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad, vari giornalisti sono stati arrestati proprio con l´accusa di collaborare con BBC e VoA. L´inviato della BBC John Leyne era stato espulso nel giugno 2009, accusato anche di aver orchestrato l´incidente in cui ha perso la vita Neda Agha-Soltani, la giovane donna iraniana uccisa durante le proteste e di cui e´ poi divenuta il simbolo. Nel novembre 2010 l´ufficio della BBC a Teheran aveva ripreso ad operare, tramite un inviato inglese e un dipendente iraniano. (ansa)

Il network