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Politica & media: Marrazzo torna in pubblico per dibattito con Storace alla festa dell´Idv, sono sereno

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Roma, 19 set – Il viso e´ disteso anche se e´ dimagrito. La barba e´ ben rasata, il nodo della cravatta ben allacciato. Riesce a rimanere padrone di se´ anche quando la calca di giornalisti e fotografi lo circonda, lo stringe, le Iene lo incalzano, gli ricordano la cocaina, le auto blu. L´arrivo di Piero Marrazzo alla festa regionale dell´Idv a Roma, il primo avvenimento pubblico da quando, travolto dal caso trans, dovette lasciare la poltrona di presidente della Regione Lazio, e´ a suon di spintoni. Non entra dal retropalco, come il suo predecessore Francesco Storace, l´altro protagonista del dibattito. Passa dalla festa, in mezzo alle bancarelle. E li´ e´ l´assalto, si rovesciano le sedie. Perde la pazienza solo quando si accorge che una delle due figlie che lo accompagnano, la piu´ giovane, ha gli occhi lucidi, non si sa se per i flash o l´emozione. Lui, se e´ emozionato, non lo dimostra troppo: ´´Con i problemi morali – dice – ciascuno fa i conti con se´ stesso. Ma io ero un uomo pubblico, per questo mi sono dimesso. Ma non ci si puo´ dimettere dalla vita´´. Lui pero´ si sente ´´in pace con la coscienza, perche´ pur non avendo infranto alcuna norma mi sono dimesso. Chi sbaglia e chiede scusa e´ un uomo libero, e io lo sono´´. Se le aspetta, le domande. E vuole esser chiaro: ´´Io – aggiunge – non ho mai subito ricatti, sono solo stato informato che sarei stato ricattato´´. Di ritorno alla politica, almeno quella attiva, non ne vuole sentir parlare. Non entrera´ nell´Idv, aveva annunciato poco prima il segretario regionale Idv Vincenzo Maruccio. ´´E non sono in cerca di incarichi, ne´ di partiti. Ma se si parla di politica e´ mio dovere star qui. E poi – nel frattempo e´ scoppiato il temporale – rientro bagnato… Ho una associazione con alcuni amici – racconta – che si chiama Dialogando con la quale pensiamo di lavorare a quei temi che mettono insieme la societa´´´. In platea c´e´ meta´ della sua vecchia squadra di governo. Quando sale sul palco scatta l´applauso, ma anche qualche fischio. Brucia aver perso la Regione, tra i militanti. ´´Ma il ´caso Marrazzo´ – dice proprio cosi´ – non e´ stato determinante. Bonino ha perso di poco, e noi eravamo dati per vincenti´´. E si´ che l´avvio e´ nel segno del fair play. Storace strappa l´applauso quando dice che ´´Piero ha pagato pure troppo, chiudiamola qui. Parliamo di politica´´. Piero e Francesco, si chiamano, cosi´, per nome, i due ex governatori, i due avversari. ´´Ma – avverte Storace – non vorrei che domani i giornali titolassero ´Bacini tra Marrazzo e Storace´´´. E l´altro: ´´Te prego, no, non mi pare il caso…´´. E lo scontro si accende. Sanita´, rifiuti, energia pulita, debito pubblico: ´´Non ti ho mai accusato – dice pero´ Marrazzo, che rivendica il suo operato politico – dei 10 miliardi di debito come illegalita´. Il commissario? Lo rifarei altre 10 volte. Polverini va avanti perche´ deve farlo, una presidente della Regione deve seguire le istituzioni´´. ´´Stasera non e´ qui – scherza Storace – Meglio cosi´, magari le porterebbe sfiga… Il tema vero – prosegue facendosi serio – e´ smetterla di farci trattare come Regione ladrona, abbiamo eccellenze, serviamo tutto il Paese´´. Ma il tema dove si accendono di piu´ gli animi e´, sulla scia della politica nazionale (nel frattempo in platea e´ arrivato Antonio Di Pietro) il rapporto tra etica e politica. E´ il nodo di fondo della serata. Aleggia sulla platea, sul palco. Berlusconi, Penati. Le intercettazioni e le tangenti. Le dimissioni. In trasparenza, tutti lo sanno, dietro l´Italia c´e´ il Lazio. ´´Dobbiamo dire – si accende Marrazzo – che dove ci sono questioni penali agisca la magistratura. Dove ci sono questioni personali e´ molto diverso´´´. A fine dibattito Marrazzo e´ stanco, quasi afono. Ma piu´ disteso. ´´Se ho mai sbagliato nella vita? Io ho sbagliato tanto – dice prima di infilarsi in taxi – Non voglio che si dimentichi nulla della mia vicenda. Io non voglio dimenticare i miei errori. Ma non si vive solo di questi. E´ andata come me lo aspettavo. Ci ho pensato molto se partecipare o meno perche´ sapevo che ci sarebbe stata una attenzione mediatica superiore sulla mia persona. Ma sono tornato tra la gente – dice – e non sapete quanto mi e´ mancata in questi anni´´. (ansa)

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