Mosca, 6 ott – Domani sono 5 anni da quando, mentre rientrava nel suo appartamento moscovita in Uliza Lesnaya, venne uccisa Anna Politkovskaya, giornalista e voce scomoda sulla guerra in Cecenia e sugli abusi nel Caucaso. Il mandante del suo assassinio è ancora in libertà. Mentre il Consiglio d´Europa ha tenuto una ´tavola rotonda´ per il quinto anniversario sulla necessità di proteggere i giornalisti dalla violenza. Il cadavere di Politkovskaia venne rinvenuto nell´ascensore del suo palazzo a Mosca. Vicino al corpo la polizia trovo una pistola e quattro bossoli. Era il 7 ottobre 2006, compleanno dell´allora presidente Vladimir Putin, uno dei bersagli delle critiche della reporter. Immediatamente la coincidenza tragica pose in una posizione estremamente scomoda Putin agli occhi della opinione pubblica internazionale. L´arresto di un sospetto omicidio e un ex agente di polizia accusato di aver aiutato a organizzare l´uccisione ha aumentato la possibilità di un procedimento di successo, in un caso che è il simbolo della corruzione del sistema politico e giudiziario russo. Ma il passo più significativo nel caso sarebbe l´identificazione e l´incarcerazione della persona o delle persone che hanno ordinato l´uccisione di Politkovskaya. Sarebbe il segnale che Putin è deciso a migliorare lo stato di diritto. (tmnews)
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