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Libertà di informazione: intercettazioni, gli editori lanciano mobilitazione con assemblea pubblica al Teatro Valle

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Roma, 10 ott – ´Alla vigilia della Fiera internazionale del libro di Francoforte – dove potremo condividere la nostra preoccupazione con i colleghi editori di tutto il mondo – chiediamo al Governo e al Parlamento di recedere da questo nuovo tentativo di bloccare la diffusione di conoscenze rilevanti e significative sugli atti processuali´. E´ l´appello di alcuni editori in ´´difesa della libera informazione´´. Firmato da Marco Cassini e Daniele di Gennaro, della casa editrice minimum fax; da Giuseppe e Alessandro Laterza, degli Editori Laterza e da Stefano Mauri e Luigi Spagnol, del Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, l´appello invita, domenica 16 ottobre alle 11.00, al Teatro Valle di Roma ´´tutti i cittadini a partecipare a un´assemblea pubblica´´. Viene anche chiesto ´´ai colleghi editori e agli amici librai´´ di firmarlo. Nell´appello viene ricordato che: ´´L´attuale maggioranza di governo sta per approvare in Parlamento una legge che vieta la pubblicazione delle intercettazioni disposte dai magistrati (anche dopo la loro divulgazione alle parti del processo). Una legge – tanto per fare un esempio – secondo cui un´intercettazione potrebbe essere letta in pubblico dall´avvocato della persona intercettata ma non potrebbe essere pubblicata su un giornale. Una legge – per fare un altro esempio – secondo cui la replica di parte prevale sulla ricostruzione di giornalisti e autori neutrali, inquinando proprio l´informazione piu´ responsabile e professionale´´. I firmatari dell´appello, sottolineano anche che ´´nel maggio 2010, in occasione del Salone del libro di Torino quasi 200 editori italiani di ogni categoria, dimensione e orientamento culturale (insieme a decine di librai in tutta Italia), pur riconoscendo la necessita´ di tutelare la privacy dei cittadini, promossero un appello a difesa della libera informazione e dell´esercizio della critica dei cittadini´´. ´´Un bene prezioso a cui gli editori – continuano – tengono particolarmente visto che la liberta´ di conoscenza e´ sempre stata strettamente legata alla diffusione dei libri e alla realizzazione di una piena democrazia´´. Infine, nell´appello si fa notare che ´´negli ultimi anni i tentativi di restringere in maniera drastica il diritto di informazione dei cittadini ha suscitato una vasta opposizione nel nostro paese che ha attraversato le piu´ diverse categorie sociali e professionali. Significativamente, anche a livello internazionale, i provvedimenti proposti in Italia dall´attuale maggioranza sulle intercettazioni hanno sollevato forti perplessita´ perfino da parte di qualificati rappresentanti di istituzioni quali l´Osce, l´Onu e l´Unione Europea´´. (ansa)

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