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Quotidiano Terra
lo sciopero continua

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La rappresentanza sindacale dei redattori del quotidiano Terra in seguito al pacchetto di 4 giorni di sciopero concluso sabato 8 ottobre, ha deciso di rinnovare lo sciopero a partire da oggi, lunedì 10 ottobre fino a mercoledì 12.
Tale misura è stata attuata come estrema protesta contro una gestione aziendale che continua a non offrire alcuna garanzia concreta circa l´immediato futuro della testata.
Da dicembre 2009 i lavoratori del quotidiano stanno affrontando notevoli sacrifici, professionali ed economici. I forti ritardi accumulati nella corresponsione degli stipendi nel corso dei mesi passati, nonostante l´esistenza di un contratto di solidarietà, hanno raggiunto oramai un livello inaccettabile. L´ultima mensilità percepita è stata quella di aprile 2011, un mese prima della scadenza dei 18 mesi di solidarietà stipulata con i giornalisti.
Riteniamo assolutamente insufficienti le giustificazioni addotte dalla proprietà in un incontro del 27 settembre scorso con i sindacati, convocato dalla Federazione dei Verdi informata dai giornalisti sullo stato in cui versa la testata, secondo cui i problemi economici sarebbero dovuti a una crisi di liquidità aggravata dalla stretta creditizia che riguarda il sistema economico in generale e quello dell´editoria in particolare in seguito all´eliminazione del diritto soggettivo. Come è ben noto proprio l´eliminazione del diritto soggettivo e l´aleatorietà del credito che di anno in anno può essere accordato impongono alle società editrici che rientrano nei parametri della legge sull´editoria di pianificare sin nei minimi dettagli il futuro delle testate. Oggi più che mai una gestione aziendale non può vivere sull´improvvisazione.
A tal proposito ricordiamo che la società editrice nel 2010 ha percepito un finanziamento pubblico di circa 2,4 milioni di euro e a questo va aggiunto l´abbattimento del costo del lavoro, nello stesso periodo, del 50 per cento, grazie a un contratto di solidarietà stipulato tra azienda e lavoratori. Siamo dunque di fronte a un comportamento inaccettabile e non più sostenibile, tenuto anche conto del fatto che le spettanze di fine mese sono dovute per legge e per contratto, e nessun imprevisto può giustificare la loro sospensione.
In questa sede il Comitato di redazione denuncia inoltre la continua violazione da parte della direzione e dell´azienda delle norme sindacali che impongono la massima trasparenza nei rapporti con il Cdr. In particolare in merito a qualunque tipo di “mutamento e assegnazione di mansioni e qualifiche ed ogni iniziativa che riguardi l´organizzazione dei servizi [giornalistici]”, a norma dell´articolo 34 del Contratto nazionale di lavoro giornalistico. Questo tipo di comunicazione, infatti, è sempre mancata, se non in rarissime occasioni.
Ricordiamo infine che, a fronte di questa situazione e del totale sostegno dei lavoratori, i quali hanno sempre contribuito mettendo a disposizione la loro professionalità per la realizzazione del giornale, e lavorando per due anni ben oltre l´orario di lavoro previsto dal contratto, l´azienda non ha ancora provveduto al rinnovo dei cinque contratti dei colleghi giornalisti scaduti nel mese di agosto, due dei quali costituivano il precedente Comitato di redazione.
In merito a questi contratti è stata raggiunta il 6 agosto un´intesa tra il sindacato e l´azienda per una proroga assistita presso la Direzione generale del lavoro. L´accordo intercorso mirava ad avviare un percorso di stabilizzazione progressiva dei precari, a fronte del quale il sindacato aveva dato la sua completa disponibilità per il rinnovo di un contratto di solidarietà che avrebbe contribuito immediatamente ad abbattere il costo del lavoro sostenuto dall´azienda. In seguito alle dimissioni dell´amministratore delegato (il terzo in sei mesi) avvenute a settembre gli accordi intercorsi non hanno avuto seguito.
Rinnoviamo pertanto il mandato a Stampa Romana di muoversi in direzione della tutela dei giornalisti del quotidiano Terra.

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