Cerca
Close this search box.

Libertà di informazione: Jacopino (Odg) a Berlusconi, fermi le minacce e gli insulti del ministro Bossi ai giornalisti

Condividi questo articolo:

Roma, 2 nov – Un ´richiamo pubblico´ a Umberto Bossi dopo gli insulti ai giornalisti. E´ quanto chiede il presidente del Consiglio nazionale dell´Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Iacopino si riferisce alle esternazioni del leader leghista di qualche sera fa, e avverte: ´Ho l´eta´, purtroppo – scrive in una lettera al premier – e la liberta´ da condizionamenti politici, per fortuna, per ricordare gli anni dell´odio, quelli delle ´pseudo Brigate rosse´, della sottovalutazione sistematica dei molti segnali d´allarme che venivano, da sinistra e da destra. Comportamenti irresponsabili che hanno provocato lutti, dolore e la rinuncia a spazi di liberta´ per tutti i cittadini con le leggi speciali che si resero necessarie. In agosto il ministro Bossi ha definito ´delinquenti´ alcuni colleghi, indicandoli con nome e cognome, aggiungendo che occorre dare dei ´grandi passamano´ o ´quattro legnate´ per ´riportarli sulla giusta strada´. Mancava solo l´olio di ricino (non vorrei aver dato una qualche idea al leader della Lega) e il richiamo funesto ad altre epoche sarebbe stato perfetto´. Ora nuovi insulti, ricorda Iacopino: “vi spacco la faccia, prima o poi la gente vi piglia per il collo” mentre “quel clima di “violenza verbale” o “organizzata” richiamato dal ministro Sacconi, diventa palpabile, anche grazie al contributo del leader della Lega, ministro della Repubblica”. “Perche´ Le scrivo, Signor Presidente, pur sapendo che ha, in questa fase, molti e gravosi impegni cui far fronte? – aggiunge il presidente dell´Odg – Lo faccio per chiederLe formalmente di intervenire, con un richiamo pubblico, senza riserve perche´, altrimenti, la denuncia di un insopportabile e pericoloso clima di “violenza verbale” apparirebbe, al di la´ delle intenzioni del ministro Sacconi, solo uno slogan. Lo faccia, Signor Presidente. Perche´ dopo, se mai accadra´ che qualcuno dia seguito alle minacce del deputato Bossi, le Sue sarebbero solo parole di circostanza”. (agi)

Il network