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La commissione di vigilanza
approva il testo unico sull´informazione
Accolte molte delle osservazioni
del sindacato regionale

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La Commissione Vigilanza sul pluralismo dell´informazione, della Regione Lazio, presieduta da Francesco Scalia, ha approvato all’unanimità il “Testo unico sulle leggi regionali in materia di informazione e comunicazione”.
L’Associazione Stampa Romana esprime tutta la sua soddisfazione per un passaggio importante nella direzione di un rilancio del settore editoriale nel Lazio.
“Ringrazio il presidente Scalia e tutti i membri della commissione – dichiara il segretario della Asr Paolo Butturini – che ha accolto molte delle osservazioni e dei suggerimenti fatte dal sindacato nell’audizione del 20 ottobre scorso”.
“In attesa di vedere l’articolato – rileva Butturini –  sottolineiamo come sia stata recepita la richiesta di subordinare il finanziamento regionale alle iniziative editoriali privilegiando: “progetti finalizzati a nuove iniziative, ad investire in nuove tecnologie e a favorire la migrazione sulle nuove piattaforme digitali, una tutela a tutto campo della dignità della persona, dell’identità femminile e della tutela antidiscriminatoria”, così come è stato introdotto il sostegno ai quotidiani, non previsto nella prima stesura”.
“Più sfumato – secondo il Segretario di Stampa Romana – il ruolo dell’Associazione nel campo della Formazione, ma ci sarà tempo di definirlo meglio nel passaggio di approvazione al Consiglio Regionale, che mi auguro unanime e celere come lo è stato quello in commissione. Di grande rilevanza, infine, il capitolo sull’applicazione della legge 150 del 2000 che correttamente, nel testo approvato, viene subordinato a un confronto col sindacato dei giornalisti, chiaramente riconosciuto come controparte dal testo di legge”.
“Ora ci auguriamo – ha concluso Butturini – che l’iter di approvazione sia il più veloce possibile e che subito dopo si metta mano al regolamento attuativo. L’Asr dichiara sin da ora la propria disponibilità a fare da interlocutore anche di questa fase, nella quale vanno precisati meglio i passaggi sulla stabilizzazione dei precari e sul riconoscimento della dignità e il rispetto delle regole per quanto riguarda i rapporti con il lavoro giornalistico autonomo”.

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