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Libertà di stampa: Israele, giovanissima giornalista in carcere per aver sottratto documenti militari

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Tel Aviv, 23 nov – E´ da oggi rinchiusa in un carcere femminile di Neve Tirza, non lontano da Tel Aviv, la giovane giornalista israeliana Anat Kam, condannata nei mesi scorsi a quattro anni e mezzo di reclusione per aver sottratto alcune centinaia di documenti militari riservati durante il suo servizio di leva. Anat Kam e´ entrata in prigione in mattinata, sotto l´occhio di fotografi e cameramen, dopo che alcuni giorni fa era stato respinto l´ultimo tentativo del suo avvocato di ottenere gli arresti domiciliari. Reporter in erba poco piu´ che ventenne, Anat e´ stata condannata per ´spionaggio´ per essersi impossessata di documenti a cui aveva accesso in quanto militare, nell´archivio dell´ufficio di un generale. Alcuni dei documenti testimoniavano di comportamenti illegittimi, in violazione di sentenze della Corte suprema israeliana, attribuiti a unita´ dislocate nei Territori palestinesi occupati. L´inchiesta sul caso Kam ha coinvolto anche un altro giornalista, Uri Blau, del quotidiano progressista Haaretz, al quale la reporter-soldata aveva passato una piccola parte di documenti trafugati il cui contenuto risulta essere stato poi usato – seppure senza citazioni dirette – per un articolo di denuncia. Blau, riparato nei mesi scorsi a Londra, e´ tornato solo di recente in Israele dopo aver ricevuto assicurazione che nessun mandato d´arresto pendeva su di lui. Gli inquirenti lo hanno interrogato e hanno escluso nei suoi confronti l´accusa di spionaggio, mentre non hanno ancora definito un´eventuale incriminazione per reati minori. Durante gli interrogatori condotti dallo Shin Bet – i servizi di sicurezza interni d´Israele – Anat Kam ha sostenuto d´aver agito per ragioni ideologiche e di principio, ma ha anche ammesso di non aver valutato bene le implicazioni della vicenda ´per leggerezza´. (ansa)

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