Cerca
Chiudi questo box di ricerca.

Media & futuro: arriva "Giulia", rete e sito di giornaliste per una ´contro-cultura´ sulle donne nella stampa

Condividi questo articolo:

Roma, 5 dic – Gli stereotipi nella cultura veicolati dall´informazione, il linguaggio usato, il modo di trattare i casi di violenza sessuale, le immagini femminili utilizzate nei periodici, il modo di fare la cronaca. Sono alcuni dei temi sui quali si concentra la ´contro informazione´ di ´Giulia´, la rete delle Giornaliste Unite Libere Autonome che oggi a Roma ha presentato il proprio manifesto e il sito dell´associazione. ´Giulia´ serve per aiutarci a cambiare un modo di pensare´, dice nel suo saluto il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Roberto Natale. ´Il problema della qualita´ dell´informazione e´ un tema centrale anche per il sindacato. E, come sottolinea ´Giulia, non e´ asessuata la questione dei freelance che investe in modo pesantissimo tutta la categoria ma che colpisce soprattutto le colleghe´, ha sottolineato. “Quando si parla di una donna affermata o che fa politica, le prime cose che vengono riportate riguardano il modo in cui e´ vestita, se ha scarpe col tacco o gioielli. Tutto cio´ e´ offensivo ed e´ indicativo di una cultura che va cambiata´´, dice Benedetta Barzini, tra le firmatarie del manifesto che, insieme a molte precarie e freelance, conta tra le sue fila giornaliste note quali Natalia Aspesi, Tiziana Ferrario, Anna Scalfati, Maria Luisa Busi, Norma Rangeri, Fiorenza Sarzanini, Michela Marzano, Giuliana Sgrena, Barbara Scaramucci, Marcelle Padovani, Lea Melandri, Silvia Tortora. Intanto Continuano a arrivare adesioni di giornaliste da tutta l´Italia al Manifesto di ´Giulia´ – riferisce una nota – che al momento sono 380. ´E molte sono le donne in diversi campi professionali che ci chiedono amicizia attraverso il sito. Segno che l´esigenza di un cambiamento profondo dell´informazione e´ largamente sentita tra le giornaliste e nella società´, commenta Alessandra Mancuso, portavoce di ´Giulia´, intervenuta alla presentazione del network che riunisce giornaliste della carta stampata, della radio, della televisione, delle agenzie, degli uffici stampa e del web. Presentato anche il nuovo sito dell´Associazione, http://giulia.globalist.it, parte di Globalist Syndication, il primo network che riunisce siti e giornalisti liberi e indipendenti. “Siamo tutte professioniste dell´informazione – dice Silvia Garambois, responsabile del sito – Questo e´ il luogo in cui esercitiamo il nostro occhio critico sulla realta´ e i fatti. Non ci piacciono i nostri giornali, non ci piace l´informazione come e´ oggi. Sul nostro sito c´e´ quello che nei giornali non c´e´”. Nel sito, il dibattito e le riflessioni su come l´informazione presenta le donne e l´attualita´; una sezione di documenti sulla condizione delle giornaliste e sulle leggi a favore delle donne; con contributi dedicati come la vignetta disegnata per ´Giulia´ da Elle Kappa. Il network, che ha aderito alla manifestazione dell´11 dicembre a Piazza del Popolo di ´Se Non Ora Quando´, si impegnera´ attivamente, anche attraverso campagne di opinione “contro un´informazione che fa sempre meno inchieste e da´ sempre piu´ spazio al sensazionalismo e alla cronaca-spettacolo. E che continua a rappresentare in modo distorto la donna, i giovani, la societa´. Per non dire delle discriminazioni che le giornaliste vivono nelle redazioni, tanto piu´ se madri e precarie. Battaglie che ´Giulia´ intende condurre coinvolgendo anche i giornalisti che le condividono”. (adnkronos)

Il network