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Crisi in redazione: assemblea giornalisti Ansa, stato di agitazione e tre giorni di sciopero

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Roma, 6 dic – Le giornaliste e i giornalisti dell´Ansa, riuniti in assemblea, hanno approvato un documento nel quale esprimono allarme per le conseguenze del pesantissimo taglio, senza precedenti, delle convenzioni con le Istituzioni, deciso nei mesi scorsi dal governo. ´Decurtare risorse in modo indiscriminato, di gran lunga superiori ai tagli lineari, alla prima agenzia di stampa italiana – si legge nel documento – ha inevitabili ripercussioni su tutto il sistema informativo e mette a rischio la pluralita´ dei media, elemento cardine della democrazia. L´assemblea dei giornalisti sottolinea che la questione dell´Ansa deve diventare un caso nazionale, coinvolgendo le istituzioni, le altre testate e l´opinione pubblica per un riequilibrio nella destinazione delle risorse disponibili per l´editoria. Il taglio dei fondi per l´Ansa – prosegue il documento – si ripercuote sul corpo redazionale per il quale l´azienda prevede ulteriori tagli nell´ambito di una possibile estensione dello stato di crisi. La redazione, ricordando di avere gia´ fatto ogni sacrificio possibile, afferma che nessun confronto su ulteriori esuberi potra´ prescindere da un piano industriale, sul medio e lungo periodo, sullo sviluppo dell´Agenzia, da un´equa ripartizione dei sacrifici e da passi concreti sugli accresciuti carichi di lavoro e dall´impegno all´assunzione, appena possibile, di un numero di colleghi congruo rispetto al totale di coloro che dovessero uscire. Alla direzione giornalistica – osserva ancora il documento – spettera´, inoltre, accompagnare la situazione futura con nuove linee editoriali e di organizzazione del lavoro. L´assemblea proclama lo stato di agitazione, affida al Cdr un pacchetto di tre giorni di sciopero e gli da´ mandato ad aprire un confronto serrato con l´azienda nel rispetto dei paletti che lo stesso Cdr ha indicato”.

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