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Etica & professione: Fnsi su Isfol, chi fa l´ufficio stampa non può fare il portavoce

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Roma, 7 dic – ´Chi fa l´ufficio stampa non puo´ fare il portavoce e, men che meno, il portavoce puo´ assumere anche il ruolo di capo-ufficio stampa´´. Lo sostiene in una nota la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che contesta una norma del Regolamento di organizzazione e funzionamento dell´Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori (Isfol). Il testo – ricorda la Fnsi – afferma che questa struttura dell´ente ´´cura i rapporti con la stampa, redigendo comunicati e note informative su indicazioni del Presidente. E´ coordinato da un giornalista professionista che svolge anche il ruolo di portavoce´´. ´´Come e´ abitudine della nostra Federazione, e per il ruolo che svolge per la tutela dei giornalisti – si legge in una nota -, abbiamo rivolto un invito a rivedere il Regolamento in quella parte controversa chiedendo anche un incontro ravvicinato al fine di poter esprimere costruttivamente tutte le nostre riserve. L´incontro non lo abbiamo ottenuto, ma abbiamo ricevuto una missiva di risposta nella quale si perdura nella interpretazione assai lontana dallo spirito e dalla lettera della legge 150/2000´´ che definisce la struttura degli uffici stampa. Per questi motivi la Fnsi ha chiesto un incontro urgente a Filippo Patroni Griffi, ministro alla Funzione Pubblica, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per la Comunicazione e Informazione, Paolo Peluffo, e ad Elsa Fornero, ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, al fine di conoscere se l´istituto in questione possa mai reinterpretare leggi e norme che mettono, tra l´altro, a repentaglio la sopravvivenza di professionalita´ giornalistiche preesistenti al nuovo Regolamento´´. (ansa)

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