Roma, 15 dic – ´Avanti senza piu´ ombre´. Il direttore del Tg La7 ha annunciato stamani in un un post sulla sua pagina Facebook che restera´ al suo posto: ´Mi sembra doveroso ritirare le dimissioni´´, ha scritto dopo la nota di ieri sera in cui l´assemblea dei giornalisti del Tg di Telecom Italia Media sosteneva di essere ´´categoricamente contraria´´ alla denuncia nei confronti del direttore annunciata dall´Associazione Stampa Romana. Concetto poi ribadito in diretta nella anteprima del suo telegiornale delle 20: ´´Se sono ancora qui e´ perche´ ho avuto la piena fiducia di tutta la mia redazione´´. E prima di annunciare i titoli del tg ha concluso: ´´Per quanto riguarda infine chi mi voleva denunciare, e´ meglio non dare spazio a certi personaggi che e´ bene che rimangano fuori dal cono di luce delle cose serie. Passiamo ora alle notizie, quelle vere e importanti della giornata´´. Rassicurato dunque dalla vicinanza dimostratagli dalla redazione, Mentana ha riportato la calma in casa Telecom Italia Media: I giornalisti de La7 hanno infatti ribadito oggi la piena fiducia nel direttore, accogliendo con ´´soddisfazione´´ la sua decisione di non dimettersi dalla guida del Tg e auspicando ´´il ritorno di un clima sereno, alla conclusione di un anno di straordinari risultati´´. Anche oggi il titolo Ti Media risente a Piazza Affari delle vicissitudini della direzione del telegiornale della Sette. In mattina guadagna il 2% dopo la contromossa di Mentana. Ma la giornata e´ segnata da uno scontro a distanza tra Mentana e il sindacato. Gia´ prima dell´annuncio sul popolare Social Network, di prima mattina Mentana durante ´La telefonata´ di Maurizio Belpietro su Canale5 aveva lasciato capire che si stava andando in quella direzione: ´´Voglio guardare in faccia i miei giornalisti. Se si rinnova il patto di fiducia, le dimissioni rientrano´´. Per poi puntualizzare ´´Non ho intenzione di tornare al Tg1. E sono perfetto per non andarci, considerato che non vado a votare, non amo le liturgie sindacali, non amo i contratti a termine come quelli da direttore del Tg1 e non amo l´invasione dei partiti che ha la Rai´´. Non mollano pero´ Fnsi e Associazione Stampa Romana che, preso atto della soluzione della vicenda chiedono che sia chiusa ´´la questione sindacale´´. Pronti a una ricomposizione quindi, ma in attesa ´´di un chiarimento, nel rispetto delle differenti funzioni e prerogative´´. Richieste a cui Mentana aveva risposto con un comunicato nel pomeriggio: ´´Attendo ancora di sapere dai vertici della Fnsi se ha condiviso l´iniziativa dell´Asr di dare mandato ai legali di denunciarmi alla magistratura. E al segretario Siddi chiedo: sapeva della denuncia? L´ha avallata? Ha chiesto di bloccarla?´´. Controreplica Siddi:´´´la Fnsi non si presta a speculazioni di sorta e dice basta al teatrino Mentana. Per quanto ne so io non ci sono denunce, che pure sul piano del diritto del lavoro sarebbero plausibili e fondate´´. ´´Se Mentana accetta un chiarimento e´ evidente che l´Associazione stampa romana e´ pronta a non dare seguito alla denuncia´´: fa sapere Paolo Butturini, segretario dell´Asr. Ad abbassare i toni infine il presidente dell´Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino: ´´In un momento come questo credo sia il caso di accantonare le permalosita´. Mentana continui a fare l´ottimo Tg che sa fare´´. In attesa di sapere quali ascolti fara´ domani il Tg de La7 – ieri e´ stato visto da 2.968.000 (share 11.45%) – una nota polemica arriva dal consigliere Rai, Giorgio Van Straten: ´´Mi viene il dubbio che queste dimissioni di Mentana siano servite a riportare gli ascolti del tg sopra il 10%. Da qualche settimana aveva perso ascolti e alla stessa ora va in onda su Rai3 l´approfondimento di Lucia Annunziata, che potrebbe aver tolto ascoltatori alla concorrenza´´. (ansa)