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Libertà di informazione: Pec, nel 2011 uccisi 106 giornalisti nel mondo, 20 nella Primavera Araba

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Ginevra, 19 dic – Almeno 106 giornalisti sono stati uccisi in tutto il mondo nel 2011, venti dei quali hanno perso la vita durante le rivolte della cosiddetta Primavera Araba, mentre piu´ di un centinaio hanno subito attacchi, intimidazioni, arresti e ferite in Egitto, Libia, Siria, Tunisia e Yemen. Lo sostiene un rapporto dell´organizzazione Press Emblem Campaign (PEC), con base a Ginevra, secondo il quale Messico e Pakistan restano comunque i paesi piu´ pericolosi per chi esercita la professione di reporter. Secondo il PEC, dodici giornalisti sono stati uccisi nel paese centramericano, vittime dell´eterno conflitto fra militari e trafficanti di droga nel nord del paese. Il Pakistan e´ al secondo posto con 11 reporter uccisi, morti principalmente ai confini con l´Afghanistan, seguito da Iraq, Libia e Filippone. Due terzi dei giornalisti uccisi sono stati colpiti intenzionalmente, gli altri sono caduti durante dimostrazioni, combattimenti e attentati. (asca/afp)

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