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Pensioni: Inpgi a Fornero, i nostri conti trasparenti e in ordine. Fnsi, pronti allo sciopero

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Roma, 22 dic – I conti dell´Inpgi sono ´trasparenti e in ordine´. E´ arrivata la replica dei giornalisti che fanno parte del Cda dell´Inpgi, l´Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, al ministro del Welfare Elsa Fornero. In una nota si sottolinea – ´anche a tutela della propria dignita´ e responsabilità – che le dichiarazioni pubbliche della ministra sull´Inpgi, ´oltre ad essere del tutto infondate, rischiano di gettare un´ombra sul lavoro compiuto negli ultimi anni. Mettere in dubbio la sostenibilita´ dei conti economici dell´Inpgi e´ un´affermazione grave che non corrisponde alla realta´ dei fatti. Questo Consiglio di amministrazione ha infatti fra l´altro approvato nello scorso mese di luglio una pesante manovra di contenimento e di riequilibrio dei costi che garantisce la sostenibilita´ dei conti per i prossimi 50 anni´. Si tratta di una manovra “che e´ stata approvata dai Ministeri del Lavoro e dell´Economia il mese scorso, e che ha come elementi qualificanti da un lato l´aumento dell´eta´ pensionabile delle donne a 65 anni e dall´altro un intervento a favore dell´occupazione in particolare dei giovani, con sgravi alle aziende per tre anni”. Occorre inoltre tenere presente – viene ricordato – “il cospicuo patrimonio mobiliare ed immobiliare detenuto dall´Inpgi proprio a garanzia delle presenti e delle future pensioni. I giornalisti del Cda dell´Inpgi respingono nettamente l´accusa di scarsa trasparenza nei confronti degli Enti vigilanti (Ministero del Lavoro e Ministero dell´Economia), presenti nel Cda insieme al rappresentante della Presidenza del Consiglio. I bilanci dell´Inpgi sono pubblici e sono stati resi noti nel dettaglio in tutte le sedi. E´ sufficiente connettersi con il sito www.inpgi.it per averne immediata cognizione”. D´altra parte i bilanci stessi – “che si chiudono anche quest´anno in attivo nonostante gli effetti della crisi globale” – e l´intera attivita´ economica e finanziaria dell´Istituto di Previdenza dei Giornalisti “sono sottoposti al vaglio annuale da parte della Corte dei Conti. I giornalisti del Cda dell´Inpgi auspicano che la ministra Fornero, una volta acquisiti tutti gli elementi per una serena valutazione, rettifichi le dichiarazioni rese pubblicamente ed accolga la richiesta dell´Istituto e della Fnsi per un confronto nel merito sulle misure riguardanti anche l´Inpgi, quale Cassa autonoma sostitutiva di previdenza generale obbligatoria (dlgs 509/´94) contenute sulle Casse privatizzate nel cosiddetto decreto ´Salva Italia´”. (agi)_____________________________PENSIONI: FNSI, PRONTI ALLO SCIOPERO. Il Consiglio Nazionale della Fnsi “respinge l´attacco all´autonomia dell´Inpgi”, e si dichiara pronto allo sciopero dei giornalisti. “L´Istituto di previdenza dei giornalisti – sottolinea la Fnsi in una nota – ha gia´ messo in atto, con il concorso delle parti sociali, misure che consentono una sostenibilita´ dei propri bilanci e della propria missione anche nel lungo periodo. Sorprendono, quindi, le gravi affermazioni della ministra del Lavoro, Elsa Fornero, relative ad una presunta insostenibilita´ dei conti dell´Inpgi. Affermazione non suffragata da alcun riscontro che contraddice quanto costantemente verificato e certificato dallo stesso ministero del Lavoro i cui rappresentanti siedono nel consiglio di amministrazione dell´Inpgi. La ministra Fornero ha infine alluso a privilegi di cui godrebbero i giornalisti italiani. La categoria non ha privilegi ma e´ stata la prima ad avere sottoscritto un contratto nazionale collettivo di lavoro”. Nel ribadire quindi la disponibilita´ a qualsiasi confronto con il governo, il Consiglio Nazionale della Fnsi “chiama le giornaliste e i giornalisti italiani ad alzare la soglia di attenzione sulla difesa dei diritti e del valore del lavoro. Lavoro che in questi anni ha pagato un pesante tributo ad un modello che ha privilegiato la rendita finanziaria speculativa, come dimostrano anche i piu´ recenti studi di Bankitalia”. I giornalisti italiani, aggiunge la Fnsi, “non sono una casta di lavoratori privilegiati dal punto di vista economico. A fronte di alcuni, pochi, professionisti ben pagati e di colleghi con uno stipendio decoroso, ci sono migliaia di giornalisti disoccupati, o con i redditi tagliati pesantemente dai contratti di solidarieta´ o in cassa integrazione; mentre tra i 25 mila colleghi collaboratori e precari il 60% guadagna meno di 5 mila euro l´anno”. Il Consiglio Nazionale quindi, “ravvisando la necessita´ di promuovere la mobilitazione della categoria contro i disegni che mirano a fare arretrare la civilta´ del diritto del lavoro – da´ mandato alla giunta nazionale della Fnsi di assumere tutte le iniziative utili – incluso, verificata l´impossibilita´ di una proficuo confronto, il ricorso allo sciopero dei giornalisti – a rafforzare lo schieramento delle forze del lavoro che oggi chiede siano superate condizioni di precarieta´, sia ripristinato un dialogo sociale capace di rispettare tutte le posizioni, consegni alle parti sociali politiche di sviluppo e crescita che consentano al Paese di uscire dalla crisi rafforzando la democrazia e non, davvero, il privilegio di chi in questi anni ha accumulato ricchezza sottraendo futuro al paese”. (agi)

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