Roma, 9 gen – ´´L´informazione sta subendo in Ungheria una pericolosissima stretta autoritaria. La nuova Costituzione, entrata in vigore all´inizio dell´anno, ha ulteriormente aggravato un quadro gia´ reso buio dalla legge sui media´´. Lo denuncia la Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, chiamando ´´tutti e tutte coloro che abbiano a cuore l´informazione libera´´ a partecipare al sit-in che si terra´ mercoledi´ 11 gennaio, dalle ore 17, davanti all´Ambasciata d´Ungheria a Roma. ´´Siamo all´asservimento del servizio pubblico – si legge in una nota -, alla centralizzazione in mano governativa della diffusione delle notizie, all´epurazione di centinaia di giornalisti, alla chiusura delle poche voci informative indipendenti (Klubradio si e´ vista ritirare la licenza). I giornalisti ungheresi non possono essere lasciati soli: abbiamo il dovere di far sentire loro la solidarieta´ efficace non solo dei colleghi italiani, ma di quei movimenti e associazioni che in questi anni, nella societa´ italiana, hanno difeso con impegno il diritto dei cittadini ad essere informati e si sono battuti contro ogni bavaglio´´. ´´Non si tratta soltanto di difendere l´informazione indipendente in Ungheria, per quanto importante – prosegue il sindacato -. Questo e´ un passaggio cruciale per la credibilita´ stessa delle istituzioni europee. L´Unione non puo´ vivere esclusivamente di parametri economici. Se l´Europa vuole avere un senso per i suoi cittadini, deve dimostrare di saper proteggere valori almeno altrettanto fondamentali quanto la stabilita´ finanziaria. Contro un governo che con le sue azioni si colloca fuori dai patti della Carta fondamentale europea, e´ il momento che l´Unione faccia sentire forte la sua iniziativa´´. (ansa)