Roma, 27 gen – ´Arriva una boccata d´ossigeno per una ventina di quotidiani non profit, politici, di societa´ cooperative, di minoranze linguistiche, delle comunita´ italiane all´estero e per una decina di periodici gestiti da cooperative. I contributi sospesi in attesa di definizione di accertamenti amministrativi sono stati in gran parte, finalmente sbloccati dopo le ultime verifiche. Questo l´esito sostanziale e immediato della nuova riunione della Commissione tecnica consultiva per i contributi all´editoria, svoltasi stamani, che ha segnato l´esordio incoraggiante del neo sottosegretario all´Editoria, Paolo Peluffo, nella prima riunione di lavoro della commissione consultiva di settore che si e´ svolta oggi sotto la sua presidenza´. E´ quanto dichiara in una nota il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi.
´´Il neo responsabile del settore ha, infatti, ridato corso esecutivo immediato alle istanze in lista d´attesa, ha reso noto gli orientamenti essenziali su cui intende muoversi, sottolineando in particolare ´´l´obiettivo di dare certezze alle imprese all´inizio dell´anno´´ e di definire una trasparente riqualificazione degli interventi ´´con norme capaci di non produrre piu´ debito sommerso´´. A questo proposito – riferisce ancora Siddi – ha confermato l´adesione del Governo agli ordini del giorno votati ieri alla Camera, manifestando l´impegno a recuperare entro poche settimane nuove risorse certe (anche dal cosiddetto ´´Fondo Letta´´), allo scopo di creare un immediata relazione con le prospettive reali delle attivita´ editoriale finanziabili nell´anno in corso. Una quota di risorse ulteriori dovrebbe arrivare, invece, da una rivisitazione della spesa secondo criteri di marcata selettivita´´´.
´´Restano certamente le precarieta´ di una area debole dell´editoria ma e´ incoraggiante la direzione presa, correlata alla riconfermata volonta´ di procedere ad un aggiornamento del regolamento – laddove sara´ indispensabile – della legislazione, perche´ i fondi siano sempre piu´ nitidamente riservati (come sostiene da anni la Fnsi) a giornali veri, verificati nella loro diffusione e non nelle tirature, avendo come parametro principale l´occupazione professionale regolarmente inquadrata sul piano contrattuale e previdenziale di categoria – prosegue il segretario generale della Fnsi -. Sicuramente il riconoscimento che ´´i bisogni di conoscenza sono al centro dei Paesi che funzionano meglio e che i giornali sono fatti dalle persone, giornalisti e poligrafici, ci sono le persone che li fanno´´ rappresenta una premessa qualificante alla quale devono essere agganciate chiare scelte operative e risorse adeguate. Ecco perche´, allora, nella fase di transizione al nuovo quadro di interventi, che dovra´ tenere conto anche dei processi di integrazione multimediale, la certezza delle risorse resta un´urgenza affinche´ nessuna testata sia costretta a chiudere per improvvisa assenza dell´intervento pubblico e, quindi, non sia in grado di progettare una prosecuzione in attesa dei nuovi criteri che saranno decisi´´. ´´Ci sara´ modo ora di verificare gli intendimenti del Sottosegretario, atteso a nuovi appuntamenti di lavoro – in sede tecnica e politica- e di confronto con le parti sociali´´, conclude Siddi. (asca)