Torino, 28 gen – Protesta del presidente della Fnsi Roberto Natale per le limitazioni ai servizi giornalistici nel Cie, centro di identificazione ed espulsione di Torino. A lamentarsene sono state Milena Boccadoro Rai, Tgr del Piemonte, e Ilaria Roberta Sesana, Terre di mezzo. ´Dopo la rimozione del divieto per l´accesso dei giornalisti nei Cie e nei Cara, i centri per i richiedenti asilo politico, non e´ accettabile – dice Natale – che le operatrici e gli operatori dell´informazione debbano ancora subire pesanti restrizioni nelll´accesso alle informazioni su una realta´ cosi´ importante e sconosciuta ai cittadini´´.
Il presidente della Fnsi sottolinea che Boccadoro e Sesana, ´´erano state autorizzate l´altroieri dalla Prefettura ad una visita. Tuttavia alle giornaliste e´ stato consentito solo l´accesso a un ufficio in cui i funzionari della prefettura e della questura, insieme ai dirigenti del Cie, hanno fornito i dati e illustrato il funzionamento della struttura. Non e´ stata consentita loro nessuna intervista ai migranti. Hanno solo potuto vedere i moduli abitativi circondati dalle sbarre dall´alto di un terrazzo´´.
´´Alle giornaliste – prosegue Natale – e´ stato detto che la vista delle telecamere crea tensione fra i migranti reclusi, e non e´ stata concessa loro neanche la possibilita´ di fare interviste senza telecamere. Il mese scorso, la Fnsi, l´Ordine dei giornalisti e le altre sigle della campagna ´LasciateCIEntrare´ avevano molto apprezzato la decisione della ministra Cancellieri di revocare la circolare Maroni. Ma non e´ tollerabile che l´accesso dei giornalisti si riduca alla sola possibilita´ di acquisire la versione dei soggetti istituzionali. La nostra campagna continuera´ fino a che la censura sui Cie non sara´ stata rimossa e sara´ possibile garantire accuratezza e trasparenza dell´informazione´´. (ansa)