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Libertà di informazione: Russia, bavaglio a Radio Eco di Mosca. E´ scontro Gazprom-giornalisti

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Mosca, 14 feb – Un mese fa il premier e candidato alle presidenziali del 4 marzo, Vladimir Putin aveva accusato la storica Radio Eco di Mosca, faro dell´informazione indipendente, di gettargli addosso ´´merda´´. Oggi il direttore dell´emittente, Alexiei Venediktov, ha svelato dal suo twitter che Gazprom media, che controlla il 66% dell´emittente, ha chiesto di rinnovare anticipatamente il cda, sostituendo i due consiglieri indipendenti. Questi ultimi sono l´ex ministro dell´Economia ieltsiniano, Levgheni Iasin, e il dirigente di un istituto giuridico presso la presidenza russa, Aleksandr Makovski. Venediktov ha quindi annunciato che lui e il suo vice, Vladimir Varfolomeiev, si dimetteranno dal cda per solidarieta´. ´´Comprendiamo che Gazprom media non ha potuto non reagire alla critica dei massimi dirigenti russi verso la nostra stazione radio´´, hanno scritto in un comunicato i giornalisti azionisti, che controllano il 34% dell´emittente. Venediktov ha comunque assicurato che per i prossimi due anni restera´ direttore decidendo la linea editoriale.

Dal canto suo Dmitri Peskov, portavoce di Putin, ha smentito categoricamente ogni possibile legame tra il cambiamento nel cda della radio e le critiche dell´emittente al premier. ´´Non e´ un segreto per nessuno che Putin e´ stato e continua a essere oggetto di critiche in questa stazione radio. Lui non si e´ mai lamentato per le critiche obiettive, ma da parte sua contestava l´emittente per le critiche non costruttive e preconcette´´, ha dichiarato Peskov. ´´Purtroppo bisogna constatare che tali critiche diventano spesso dominanti nella radio Eco di Mosca´´, ha aggiunto, ricordando comunque che Putin e Venediktov si scambiano vedute con ´´assoluta sincerita´ su tutte le questioni di attualità´´. (ansa)

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