Palermo, 16 feb – ´Per cortesia togliamo il finanziamento all´editoria che non sta in piedi da sola. In un momento di difficolta´ del Paese non si tengono in piedi i morti, poi c´e´ puzza di cadavere´. Cosi´ il presidente del gruppo editoriale L´Espresso, Carlo de Benedetti a margine della letio magistralis “Essere imprenditori oggi nella facolta´ di Economia a Palermo rispondendo a chi gli chiedeva sulla opportunita´ di mantere i contributi statali all´editoria. Secondo De Benedetti, “si dovrebbero togliere tutti i finanziamenti pubblici ai giornali che poi finiscono in violazioni e abusi. Ritengo – ha concluso – che bisogna lasciare campo libero all´editoria sana, i partiti se la paghino loro, hanno gia´ il rimborso elettorale. Non si capisce perche´ dobbiamo pagare ancora per i giornali di partito”.
Per quanto riguarda l´intervento di Celentano a Sanremo, Debenedetti ha affermato che “L´idea di chiudere alcuni giornali e´ una cosa di cattivo gusto perche´ chiuderli e´ contro la liberta´ di stampa che lui invoca. E´ un errore, e´ una smargiassata”. “Fare l´imprenditore oggi significa essere preparati, aver coraggio e aprirsi al mondo. La recessione c´e´, sara´ profonda e alla fine passera´ ma questa non si esaurira´ velocemente. E´ una recessione strutturale che durera´ a lungo. Proprio per questo bisogna guardare al resto del mondo perche´ non ha piu´ significato fermarsi ai confini italiani”. (agi)